Gela, Martello a GS.it: “Il futuro dipende dal problema stadio. C’è da essere preoccupati ma…”

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In casa Gela gli interrogativi sul futuro sono tanti quanto pericolosi. Per capi

In casa Gela gli interrogativi sul futuro sono tanti quanto pericolosi. Per capire di più sulla situazione attuale dei biancazzurri, Goalsicilia.it, ha fatto una chiacchierata col ds Giovanni Martello.

Direttore, qual è la situazione al momento a Gela?

“Abbiamo completato questa stagione particolarmente dura e complicata, ora la società sta valutando quello che sarà il futuro: c’è poco da girarci intorno, il tutto è legato allo stadio perché è una problematica molto grave che ha causato tanti danni sia a livello economico che di risultati, giocare metà girone di ritorno sempre fuori casa è stato un peso incredibile. Sono certo che le scelte della società saranno subordinate alla disponibilità del Presti, so che in questi giorni ci sono vari incontri con l’amministrazione comunale”.

Mi pare di capire che con l’affidamento dello stadio rimarebbero i Mendola…

“Chiaramente non sono io a poterlo dire, però da quello che percepisco e presumo, vorrebbero continuare ma ripeto, tutto è legato dalla disponibilità del Presti, è lo snodo fondamentale”.

Nell’ambiente però c’è molto allarmismo sul futuro…

“Bisogna essere molto preoccupati, seriamente. Il problema va avanti da tanti mesi, alle promesse non sono mai seguiti i fatti. L’amministrazione si era impegnata a risolvere ma abbiamo chiuso il campionato giocando in trasferta. Se non ci sono certezze, nessuno affronterà una stagione senza avere un proprio campo”.

Delle indiscrezioni parlavano di mensilità arretrate da pagare a giocatori e staff…

“Non sono abituato a spiattellare ai quattro venti quanto succede nella mia società. Sono cose interne nostre, ma vi posso garantire che non ci sono problemi grossi in questo senso”.

Perdere una piazza come Gela non sarebbe un grande biglietto da visita per il nostro calcio…

“Gela è la quinta città siciliana, un club che ha fatto il professionismo per tredici anni, una risorsa importantissima del calcio siciliano. Ci ho vissuto da due anni e so quanta passione c’è qui, mi rifiuto di pensare che i politici locali non capiscano queste cose e, a meno di cose clamorose, penso che consegneranno il Presti al club”.

Direttore, dove si vede in futuro?

“Il mio posto a Gela è ambitissimo (ride ndr), in tanti vorrebbero essere qui. Abbiamo fatto una stagione in chiaroscuro, non abbiamo rispettato le attese ma sono fortemente convinto che vincere non è mai facile. A differenza di altri però, abbiamo costruito una base solidissima su cui costruire e programmare, ragazzi forti sotto tutti i punti di vista, non c’è dubbio che per me sarebbe un onore continuare questo percorso, ma bisogna vedere cosa vuole la società. Qualche telefonata di qualche altra società c’è stata ma i campionati sono appena finiti, tra una decina di giorni si entrerà nel vivo del mercato”.