Biancavilla, Cacciola a GS.it: ”Rientro inaspettato. Pronti a lavorare, nulla è perduto”

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“Un ritorno inaspettato”. Il Biancavilla, dopo le dimissioni di

“Un ritorno inaspettato”. Il Biancavilla, dopo le dimissioni di Tommaso Napoli, riparte da Gaspare Cacciola, allenatore che aveva cominciato la stagione in gialloblu. Ai microfoni di Goalsicilia.it, ecco proprio le prime parole del nuovo/vecchio tecnico.

Questo ritorno è sintomo che comunque la separazione di qualche mese fa è avvenuta in un clima disteso…

“Uno che fa l’allenatore sa che può andare incontro a certe situazioni. Avevamo perso in un campo come Camaro dove hanno perso quasi tutti… Però sono in buoni rapporti con la società, ognuno fa le scelte che crede le migliori, ma siamo professionisti e tra di noi non c’è stato alcun tipo di problema nei rapporti”.

Avevi lasciato la squadra seconda a pochi punti dalla vetta…

“Col senno del poi non si può mai sapere come sarebbe potuta finire. Eravamo a -4 e con gli scontri diretti in casa, normale che ci credessimo e che potesse succedere di tutto. Ora il distacco purtroppo è abissale. Non avevamo fatto 37 punti per caso. C’era un lavoro di un paio di mesi fatto bene, la squadra non stava facendo male e nell’alta classifica c’era equilibrio”.

Nessuno avrebbe pronosticato un Città di Messina ormai con un piede in D…

“Non mi aspettavo il Città di Messina arrivasse in fondo con così tanti punti di margine. Hanno avuto grandi meriti: ci hanno creduto, hanno messo in fila 14 vittorie consecutive, hanno dimostrato di avere grande organizzazione e gruppo e hanno approfittato delle mancanze degli altri”.

Come hai ritrovato la squadra?

“Ho trovato qualche testa bassa com’è normale che sia. Poi ieri al campo c’era un’aria triste anche per le vicende del direttore…”.

Da cosa si riparte ora?

“Bisogna lavorare sul morale di questi ragazzi. Bisogna dimenticare quanto fatto e guardare avanti”.

Mancano quattro gare al termine del campionato…

“Abbiamo due trasferte difficili e due gare interne più semplici ma sempre pericolose. Non ci resta che fare il meglio possibile, raggiungere la migliore posizione possibile e giocarci i play off al massimo. Indipendentemente da tutto però, i play off sono una porta d’ingresso alla D, nulla è ancora perduto”.