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‘L’Akragas visto da…’ Mangione: ‘’Gigante bestia nera del Catania. Col Catanzaro ci vuole continuità‘’

‘L’Akragas visto da…’ Mangione: ‘’Gigante bestia nera del Catania. Col Catanzaro ci vuole continuità‘’


Il collega di “ForzaAkragas.it” fa il punto della situazione in casa biancazzurra-Le esclusive di Goalsicilia.it.

Secondo appuntamento con la rubrica di approfondimento sull’Akragas targata Goalsicilia.it. Protagonista il collega Fabio Mangione, redattore di “ForzaAkragas.it”, con cui facciamo il punto della situazione in casa biancazzurra.

Fabio, dopo un inizio diciamo un po’ deludente, due vittorie di fila. E mentre quella col Francavilla era auspicabile, con il Catania forse non ci credeva neanche il più ottimista dei tifosi…

“Quelli contro Francavilla e Catania sono stati due successi molto importanti dopo un avvio di campionato in salita, che possono dare la giusta carica e convinzione per proseguire al meglio la stagione. Se coi pugliesi i tre punti erano, sulla carta , più plausibili, anche se la gara non è stata per nulla semplice, al “Cibali” è stata compiuta una vera e propria impresa. In pochi, da una parte e dall’altra, si sarebbero aspettati questo risultato. Tuttavia, visti i recenti trascorsi tra le due squadre, qualche speranza di ottenere un successo di prestigio c’erano. È proprio il caso di dire che la prima volta non si scorda mai e la prima vittoria akragantina in terra etnea resterà a lungo nella memoria di molti sportivi di fede biancoazzurra”.

Secondo te, le parole di Lo Monaco in settimana sul “derby” e su Di Napoli potrebbero avere dato quel pizzico di carica in più?

“Ho sempre pensato che queste scaramucce da vigilia lascino il tempo che trovano. Affrontare una realtà blasonata come il Catania in uno stadio che ha visto anni di serie A lo reputo già stimolante a sufficienza. Al di là della storia e degli obiettivi stagionali di un club, è il campo a parlare e sul terreno di gioco l’Akragas ha dimostrato di essere cresciuta e di saper tenere testa ai più quotati avversari, lottando, soffrendo, soprattutto nel secondo tempo, riproponendosi in contropiede e credendoci fino all’ultimo secondo, quando Zanini ha trovato il jolly da fuori area. La linea difensiva, che era incappata in qualche errore fatale nei precedenti match, stavolta ha tenuto molto bene; la convinzione di non partire sconfitti prima ancora di scendere in campo e la giocata individuale hanno fatto il resto. Negli ultimi anni l’Akragas sta diventando una vera e propria bestia nera per il Catania: il pari raggiunto solo nel finale in casa e il KO all’Esseneto in superiorità numerica per più di un tempo lo scorso campionato, uniti a quest’altro scivolone, lo testimoniano”.

Tra tutti i “nuovi”, dovessi fare una Top3, chi ti ha colpito maggiormente?

“Troppo facile, ma anche scontato, mettere Zanini al primo posto. Un ragazzo polivalente che sembra avere un fucile da cecchino al posto del piede destro. È indubbiamente il migliore di questo primo scorcio di stagione, ma mi piacciono molto pure Pezzella, che a centrocampo sa sia interdire sia impostare con efficacia, e Gomez, autore di due gol tra i quali quello pesante e decisivo contro la Virtus Francavilla”.

Domenica all’Esseneto arriverà il Catanzaro, poi tre pugliesi di fila con Foggia fuori ed il doppio impegno casalingo con Andria e Taranto. Cosa ci si può aspettare da questo poker di partite?

“Anche se nel calcio nulla è scritto, la trasferta di Foggia mi sembra fuori portata. L’Akragas deve costruire la salvezza tra le mura casalinghe e contro squadre di pari livello, evitando errori che possono compromettere il risultato come accaduto con Vibonese e Reggina. Domenica col Catanzaro sarà una ghiotta occasione per allungare la striscia positiva. C’è entusiasmo e fiducia e credo ci sia possibilità di ottenere altri tre punti molto preziosi. Ad Agrigento bisognerà sempre lottare per la vittoria e, in ogni caso, cercare di fare più punti possibili”.

Domanda da 1000 punti: dove può arrivare questa Akragas?

“L’unico vero obiettivo stagionale dell’Akragas resta la salvezza, magari senza passare dai play out. È un traguardo imprescindibile da raggiungere per dare possibilità al progetto biancazzurro di crescere ancora. Bisogna lavorare con tutte le forze per ottenere la permanenza in Lega Pro, che a mio avviso per una realtà come Agrigento avrebbe la stessa valenza di una vittoria di campionato. Facile esaltarsi al momento, ma non bisogna farsi prendere troppo dalla frenesia e riuscire a trasformare l’entusiasmo in energia positiva e concentrazione per prepararsi presentarsi pronti ai prossimi impegni. Di Napoli è un allenatore preparato, sa che la Lega Pro è un torneo molto lungo e molto difficile e saprà gestire al meglio la situazione”.

Dario Li Vigni
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