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Eccellenza B
San Pio X, Marletta a GS.it: 'Squadra ha raggiunto traguardi importanti, Pidatella grande mister. Sul futuro...'

San Pio X, Marletta a GS.it: 'Squadra ha raggiunto traguardi importanti, Pidatella grande mister. Sul futuro...'


Le esclusive di Goalsicilia.it-Intervista al dg biancazzurro.

"Un pizzico di delusione c'è sempre ma il bilancio è assolutamente positivo". La Pedara San Pio X abbandona i play off regionali da imbattuta e ai microfoni di Goalsicilia.it, Simona Marletta, dg dei biancazzurri, traccia il resoconto della stagione e lancia uno sguardo al futuro.

Col pari ad Acireale è finita la stagione della San Pio X...

"Mi è sembrato strano completare il mio percorso stagionale lì dove avevo cominciato, rivedere persone a cui ero legata, mi ha fatto un certo effetto. Sono contenta per l'Acireale ma per quanto ci riguarda abbiamo fatto un miracolo, abbiamo raggiunto un traguardo impensabile".

Peccato per quel rigore fallito o probabilmente stavamo qui a parlare d’altro...

"Non possiamo recriminare o incolpare un giocatore come Agatino Chiavaro che è stato determinante per un'intera stagione. Nel momento in cui si consegna una responsabilità così grande al capitano, bisogna avere l'accortezza e l'intelligenza che queste cose possono accadere. Non scordiamoci anche che l'Acireale ha tra i pali il portiere più forte di tutta l'Eccellenza, sia girone A che B: l'ho detto quando ero ad Acireale e l'ho ribadito lungo tutta la stagione, Ferla è di un'altra categoria".

Si aspettava tutto questo entusiasmo dei tifosi granata?

"Che l'entusiasmo sarebbe ritornato me lo aspettavo. Avevo compreso le attitudini degli acesi quando sono arrivata in estate. Si erano vissuti momenti complicati e si diceva fosse difficile fare stringere la piazza intorno alla squadra. Ora invece mi è sembrato naturale, bastava un approccio diverso. Essendo una piazza calda ha la stessa passione nei momenti più belli ma anche nei momenti più brutti. Non hanno intenzione di andare contro una società ma hanno il buon senso per capire dove c'è progettualità e dove non c'è".

Quelle dimissioni a inizio stagione fanno presagire che lei ci è arrivata un attimo prima sul fatto che non ci fosse un progetto chiaro con la precedente proprietà...

"Mi ero resa conto che c'erano delle cose che non andavano. Vedevo confusione gestionale e operative. Siccome ho un ruolo di responsabilità, devo ricambiare la fiducia del presidente. Se non mi si comprende e ascolta, non riesco a mettere la testa sotto la sabbia".

Dopo la semifinale col Sant'Agata, mister Pidatella ha dichiarato che, non fosse stato per lei, si sarebbe sciolto tutto e che parte della società non voleva che la squadra andasse avanti nei play off...

"Sono arrivata qui nei primi giorni di gennaio voluta da parte della società in un momento in cui, tra i vari soci, c'era un po' di incomprensione. Ho compreso le parole del mister e lo ringrazio tanto. Io cerco di capire cosa c'è che non va e in queste categorie c'è molta approssimazione. Le parole del mister vanno lette per quelle che sono. Con Pidatella e con la squadra ci siamo messi in testa di fare quello che umanamente e calcisticamente ci era possibile. Siamo dei professionisti e ci siamo comportati da tali cercando di gestire la situazione in modo pulito: abbiamo una squadra di grandi uomini e siamo arrivati lì grazie a loro. Abbiamo giocato con una squadra impostata strutturalmente al massimo, noi abbiamo chiuso la stagione senza preparatore atletico, da diversi mesi ci siamo ritrovati solo io, mister Pidatella e i giocatori. Nelle ultime partite, sono andata in panchina perché ero l'unico dirigente rimasto e questo dà il senso del miracolo fatto. Sono orgogliosa e fiera di quanto abbiamo fatto, i ragazzi sono stati dei fenomeni e l'allenatore è di un'altra categoria".

Mi pare di capire che sia il suo futuro, che quello di Pidatella, siano lontani dalla Pedara San Pio X...

"Non credo ci sia l'intenzione da parte della società di continuare questo rapporto tra soci, quindi bisogna capire il destino della Pedara San Pio X. Ringrazio però la famiglia Carcagnolo che mi ha dato l'opportunità di lavorare con un gruppo straordinario e Dario Suriano, il primo a parlarmi di questo progetto e che è stato un collante importante per la squadra".

Dove si vede in futuro?

"In questo momento non lo so, spero che si possa lavorare in un certo modo, creando un progetto di una certa tipologia. Dove si può ragionare impostando un settore giovanile e situazioni dalle quali non è possibile prescindere. Non si può fare progettualità a chiacchiere".

Ripartisse dall'Eccellenza o dalla Serie D, penserebbe subito a mister Pidatella?

"Sì e non soltanto al mister ma anche a parte di questo gruppo. Si è creata una famiglia dove l'intensità caratteriale la si vedeva in campo. I ragazzi hanno stretto i denti essendo in pochi, con tanti Under ai quali non era possibile chiedere la stessa esperienza dei grandi".

Vittorio Damiani
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