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Marletta a GS.it: “Punto sul calcio dilettantistico siciliano e Siracusa. Io pronta a tornare in gioco se...”

Marletta a GS.it: “Punto sul calcio dilettantistico siciliano e Siracusa. Io pronta a tornare in gioco se...”


Le esclusive di Goalsicilia.it-Ex dg di Siracusa e Acireale tra le altre.

Abbiamo fatto il punto della situazione sul calcio siciliano con Simona Marletta, ex direttore generale tra le altre di Siracusa ed Acireale, quest’anno protagonista con la Katanè soccer, la più importante società a livello giovanile della Sicilia orientale. Queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Licata e Marina di Ragusa sono le due squadre che hanno prevalso nei due giorni di Eccellenza...

"Sono contentissima per la promozione del Licata di mister Campanella, era già scritto da diverse settimane che i gialloblu avrebbero raggiunto la Serie D. Per quanto riguarda il girone B qualcuno ancora pensava a qualche sorpresa, invece ha vinto la squadra che nell'arco di tutta la stagione ha dimostrato di essere superiore".

Nel girone B, la grande delusa è il Palazzolo...

"Ho avuto un rapporto lavorativo con la famiglia Cutrufo, Graziano è il presidente con la P maiuscola: dopo la retrocessione della scorsa stagione ha voluto ridare fiducia a tanti dei suoi uomini per risalire in fretta ma chiaramente adesso c'è delusione. Un presidente come Cutrufo è il top per la categoria, si mette sempre in discussione, non ha mai timore di prendere decisioni, dà sempre disponibilità agli investimenti e obiettivamente si aspettava di più. Qualcuno dovrà farsi un esame di coscienza...".

Resta la strada dei play off dove però troverà tre belle squadre contro...

"L'obiettivo chiaramente era quello di vincere il campionato ma gli auguro di raggiungere la D dai play off. Non sarà semplice ma per organizzazione, staff e organico, il Palazzolo ha qualcosa in più. Tuttavia le altre sono piazze che possono ambire anche loro alla D. Il Palazzolo, per loro dichiarazioni, ha sempre sostenuto di dover vincere il campionato ma i campionati non si vincono soltanto con i grandi nomi. La dimostrazione è il Marina che ha vinto quatto quatto. All'ultima giornata è arrivata la constatazione di quello che si è visto tutto l'anno".

Per due squadre che sono già salite, una, l'Igea Virtus è già retrocessa e due, Sancataldese e Città di Messina rischiano di giocarsi la salvezza in D ai play out...

"Questo è un sacrilegio, una cosa molta triste. Per quanto riguarda Messina è complicato gestire in una città due società che hanno una certa visibilità, si disperdono le forze. Per il resto non è facile gestire un campionato di Serie D: da un periodo a questa parte, anche in Eccellenza, il tutto viene gestito in maniera superficiale. Ci sono tanti presidenti che spendono tantissimo per il calcio però bisogna fare i conti anche con la professionalità e le competenze e purtroppo non ci sono sempre”.

In che senso?

“Il calcio non è una scienza esatta ma se ti affidi alle persone competenti, non per forza con quattro direttori, puoi fare il salto di qualità. Non sempre chi più spende più ha. Ci sono direttori che fanno promesse e non le mantengono, ci sono direttori o allenatori che si presentano come porta sponsor, faccio questo mestiere da tanti anni e ho sempre pensato a fare il mio con competenza, è il lavoro che ti dà le certificazioni, il calcio però è un mondo dove si chiacchiera tanto, si raccontano tante cose e si presentano i fatti in modi diversi da come sono. Fallimenti per successi e successi per fallimenti, una classifica di una certa tipologia viene presentata come un successo quando le ambizioni erano altre, bisogna avere obiettività e umiltà per dire le cose come stanno".

Direttore, sei stata fisicamente lontana dai campi quest'anno...

"Ho una predilezione e una passione per i campionati dilettantistici, nonostante per scelta, nelle ultime due stagioni mi sono dedicata ad una società che fa settore giovanile ad altissimi livelli, la Katanè Soccer, ho sempre guardato alle società dilettantistiche: ho visto tante partite, tante situazioni, il mio pensiero e la mia testa è sempre stata al campionato dei grandi".

Quest'estate sei pronta per rimetterti in gioco allora?

"Potrebbe essere il momento opportuno perché le condizioni e le situazioni familiari che mi avevano portato ad allontanarmi per un po' dal calcio dei grandi, adesso non ci sono più e se dovessero arrivare la proposta giusta, con l'idea di calcio che ho io, pensando ad una società sportiva come un'azienda e fare calcio in un certo tipo, mentalizzare una piazza e fare settore giovanile, sarei pronta a buttarmi in un nuovo progetto".

Capitolo Siracusa. La prima stagione di Alì non è stata proprio esaltante...

"Non è facile, io qualche mese fa mi sono permessa di fare delle dichiarazioni che sono state volutamente travisate da una persona che orbita vicino a lui. Io del presidente Alì ho grande rispetto, l'ho conosciuto qualche anno fa e credo che sia un uomo che a Siracusa ha fatto investimenti importanti. Ho letto di qualcuno, che ha lavorato a Siracusa per qualche mese, che dopo essere uscita dalla società ha dichiarato di aver portato uno sponsor da 50 mila euro e quindi di avere diritto di replica: ma di cosa stiamo parlando? C'è gente che non ha mai fatto calcio che pensa che con 50 mila euro puoi sostenere una società di Serie C quando con quella cifra non superi neanche un mese. Quando si parla si deve parlare con cognizione di causa. Il presidente aveva bisogno di essere sostenuto in maniera diversa, per quel poco che ho sentito dai siracusani che mi raccontano le vicende costantemente. Gestire una società in C è dispendioso, poi il concetto fondamentale è che le competenze non si inventano, ormai parla chiunque, si prende gente che ha tirato per qualche anno calci ad un pallone e lo chiamano direttore nonostante non sappia neanche cosa sia una carta federale”.

Al di là di tutto, nonostante penalizzazioni e quant'altro, la squadra sta per portare a casa la salvezza...

"Me lo auguro con tutto il cuore perché Siracusa merita di restare in Serie C. Noi dobbiamo sperare che tutte le siciliane mantengano le categorie superiori".

Chiudiamo parlando di Catania...

"Sono stati commessi talmente tanti errori che ci vorrebbe una giornata intera per elencarli. I presupposti del Catania per questa stagione erano molto diversi dal terzo posto, se non quarto, come sta arrivando. Anche lì qualcuno, con tanta onestà, bisogna che si faccia il mea culpa. Non è però facile trovare l'umiltà per addossarsi le responsabilità invece di trovare un capro espiatorio da un'altra parte".

Vittorio Damiani
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