Lasciano il club nella notte: nouva proprietà in Serie A | Addio ufficiale a dicembre

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Pallone Serie A (LaPresse) www.goalsicilia.it

Un glorioso club della massima serie cambierà società prestissimo per cercare di rilanciarsi.

Negli ultimi 30 anni, il calcio italiano ha visto un crescente interesse da parte di imprenditori stranieri, che hanno acquisito la proprietà di diverse squadre di Serie A. Questo fenomeno ha cambiato profondamente il panorama del campionato, portando nuove risorse economiche ma anche trasformazioni culturali e gestionali. Il caso più emblematico è stato quello dell’Inter, passata prima sotto la proprietà di Erick Thohir, imprenditore indonesiano, e poi al gruppo cinese Suning nel 2016. Grazie a questi investimenti, la società ha potuto affrontare sfide economiche e sportive, culminate con la vittoria dello Scudetto nel 2021.

Anche il Milan, storicamente legato alla famiglia Berlusconi, ha visto un cambio epocale con l’arrivo di capitali stranieri. Nel 2017, il club è stato venduto al cinese Yonghong Li, per poi passare nelle mani del fondo statunitense Elliott Management a seguito di difficoltà finanziarie del precedente proprietario. Questa svolta ha permesso al Milan di risollevarsi e tornare competitivo, fino a vincere lo Scudetto nel 2022 sotto una gestione più stabile e strutturata.

Un altro esempio significativo è quello della Roma, acquistata nel 2011 da un gruppo di investitori americani guidati da James Pallotta e successivamente passata nelle mani della famiglia Friedkin nel 2020. Questo cambio di proprietà ha portato a una maggiore internazionalizzazione del brand e a una gestione mirata alla crescita sostenibile, culminata nella vittoria della Conference League nel 2022.

Oltre alle grandi squadre, anche club di media fascia, come la Fiorentina con l’imprenditore italo-americano Rocco Commisso, hanno attirato l’interesse straniero. Questi investimenti riflettono l’appeal della Serie A, nonostante le sue difficoltà strutturali, e confermano il ruolo del calcio come piattaforma globale per opportunità economiche e strategiche.

Il nuovo corso del Grifone

Non è del tutto sereno il futuro del club più antico d’Italia, quel Genoa che nella scorsa stagione da neopromosso ha ottenuto egregi risultati ma attualmente naviga nei bassifondi della graduatoria dopo un inizio di campionato tutt’altro che positivo.

Nei prossimi giorni in casa rossoblù, sicuramente entro la fine di dicembre, si terrà l’assemblea dei soci soprattutto per ratificare e approvare il bilancio della stagione 2023/2024. Tuttavia, secondo quanto riportato da alcuni media liguri, l’assemblea servirà anche per un’altra importante situazione.

Tifosi Genoa (LaPresse) www.goalsicilia.it

Il “cambio” di proprietà

L’assemblea servirà anche per ratificare la definitiva uscita di scena di 777 Partners dalla gestione del Grifone, di conseguenza l’addio ai co-presidenti Josh Wonder e Steven Pasko che già da tempo però non guidano il club. Al loro posto saranno inseriti due soci di fiducia.

A prendere in mano totalmente le redini del club sarà la compagnia assicurativa del Texas A-Cap che proseguirà nella gestione ordinaria almeno fino al termine della stagione. La banca d’affari Moelis  prosegue nella ricerca di un nuovo soggetto che possa rilevare la proprietà del club.