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Trapani, Aloi a GS.it: “Cavalcata entusiasmante, abbiamo meritato la B. Futuro? Restare o Catania...”

Trapani, Aloi a GS.it: “Cavalcata entusiasmante, abbiamo meritato la B. Futuro? Restare o Catania...”


Le esclusive di Goalsicilia.it-Il centrocampista granata.

Tra i protagonisti della cavalcata del Trapani culminata con la promozione in Serie B, è partito in sordina mettendosi in evidenza alla distanza. Ci riferiamo a Salvatore Aloi, centrocampista classe 1996, tra le rivelazioni dell’intero campionato. Queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Salvo, parto dal passato. Prima giornata dello scorso campionato, rottura del crociato. Com’è stato ricominciare?

“Dopo quell’infortunio brutto insieme al mio fisioterapista Claudio Fici ci siamo detti che volevo ricominciare il prima possibile. Non è stato facile, credimi. Piano piano mi sono ripreso, grazie alla mia famiglia e al supporto dei tifosi mi sono rimesso a correre più degli altri per conquistare una maglia da titolare”.

Di fatto all’inizio della stagione appena conclusa eri quasi un illustre sconosciuto per l’ambiente. Poi hai cominciato a giocare, accumulando una serie di buonissime prestazioni...

“Tutto giusto. Anche se avevo qualche esperienza passata con Akragas e Lupa Roma, per i trapanesi ero un illustre sconosciuto. Dovevo e volevo ricambiare la fiducia della piazza e del mister, cercando con impegno e lavoro di dare tutto. Voto? Dai penso di meritare un 7.5 (ride, ndr)”.

Quanto devi a mister Italiano?

“Tantissimo. Mi ha fatto crescere molto, sia a livello umano che calcistico. A lui devo un ringraziamento davvero speciale”.

Lui stesso in una conferenza disse che tu eri potenzialmente un grandissimo giocatore...

“Ho sempre cercato di seguire al dettaglio ogni parola del mister. Lui ha dimostrato di essere un grande allenatore, ho cercato di fare tesoro dei suoi insegnamenti per raggiungere il mio sogno”.

Che è?

“Giocare in Serie A, sarà banale ma è davvero un sogno nel cassetto”.

Parliamo di te. Sei una mezzala ma gli inglesi ti definirebbero “Box to box”, cioè quel centrocampista che trovi nella propria area ma subito dopo in quella avversaria...

“Vero (ride, ndr). Io corro soprattutto dietro per dare una mano in fase difensiva, ma mi faccio anche trovare pronto davanti. Diciamo che la corsa è il mio punto di forza, mi piace essere a disposizione della squadra”.

Idolo?

“Certamente Arturo Vidal, oggi al Barcellona. Per caratteristiche, con le dovutissime proporzioni, siamo simili anche se lui è un po’ più offensivo. Un altro giocatore che ho adorato è Marchisio, un motorino del centrocampo”.

Come hai vissuto questi ultimi giorni con un passaggio di proprietà arrivato in extremis?

“Sono a Trapani da un paio d’anni, mi sono affezionato a questa piazza e devo dirti che ho vissuto tutto questo con un po’ d’ansia. Parliamoci chiaro, un giocatore un’altra squadra la trova, ma era terribile pensare che potesse finire il calcio per una città e la sua gente stupenda. Quando mi hanno detto che c’era stata la cessione del club e tutto si era sistemato sono stato ovviamente felice. Mi piacerebbe restare, parlerò col mio procuratore e vedremo”.

Parliamo proprio del tuo futuro...

“Ti ripeto, parlerò con il mio procuratore e valuteremo, anche perché non sappiamo ancora la società che vuole fare. Sicuramente sono arrivate delle chiamate, vedremo”.

Si è parlato anche di Catania...

“C’è stato qualche contatto che io sappia, è una grande piazza e non ha bisogno della mia presentazione.  Onestamente ti dico che se ci fosse la possibilità di giocare in Serie B non mi dispiacerebbe, ho conquistato sul campo questa chance e spero di poterlo fare. Se ciò non fosse possibile, Catania sarebbe la prima piazza in cui andrei, anche perché là ho amici come Di Piazza, Curiale e Silvestri che me ne parlano benissimo. Tra l’altro conosco bene anche il direttore Argurio, si vedrà”.

Dario Li Vigni
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