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Aloi a GS.it: “Negli ultimi anni vissute cose assurde. Grazie Trapani, spero sia solo un arrivederci”

Aloi a GS.it: “Negli ultimi anni vissute cose assurde. Grazie Trapani, spero sia solo un arrivederci”


Le esclusive di Goalsicilia.it-L’ex mediano granata.

Da poco meno di 24 ore è a tutti gli effetti un giocatore dell’Avellino dopo tre stagioni vissute al Trapani. Ci riferiamo a Salvatore Aloi, centrocampista classe 1996, queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Salvo, partiamo da un bilancio del triennio al Trapani...

“Tra l’altro ero già stato granata del 2014, ma ero molto piccolo. Poi le ultime tre annate di fila, quindi in tutto sono stato quattro anni al Trapani. Ho vissuto alti e bassi, alla prima giornata di tre campionati fa mi sono rotto il crociato e di fatto ho perso tutta la stagione. Quell’anno avevamo uno squadrone e un signor presidente come il Comandante Morace”.

L’anno successivo arriva il salto di categoria...

“Che dire della promozione in B con mister Italiano? Nonostante credimi diecimila difficoltà, è stato stupendo”.

Il campionato di Serie B purtroppo è culminato con l’amarissima retrocessione...

“Prima in estate l’ennesimo cambio in società con l’approdo del sig. Petroni. Dal punto di vista calcistico inutile negarlo, siamo partiti maluccio e abbiamo convissuto con le problematiche che tutti sapete. Nonostante ciò sul campo abbiamo conquistato la salvezza tra i cadetti che purtroppo è sfumata per mancanze societarie (la penalizzazione di -2, ndr)”.

Adesso c’è caos a Trapani...

“Purtroppo la situazione non è bella. L’attuale proprietà vuole cedere, credo nei prossimi giorni qualcosa si muoverà. Spero con tutto il cuore che tutto si risolva, come ti dicevo lì ho vissuto quattro anni meravigliosi e auguro il meglio ai supporters granata”.

Sei riuscito a conoscere mister Di Donato?

“Sarebbe stato un onore ed un piacere lavorare con lui, ma purtroppo di fatto non ci siamo mai allenati in gruppo, solo individualmente. Prima per la positività al Covid di un nostro compagno, anche se ai tamponi successivi siamo risultati tutti negativi, poi per il casino che conosciamo...”.

Come mai la decisione di andare via?

“L’Avellino mi ha voluto fortemente. Quando i miei procuratori mi hanno detto della trattativa sono sincero, non ho esitato a dire di sì, anche perché come dicevo a Trapani c’è ancora caos. Tra l’altro troverò mister Braglia, un allenatore che mi potrà insegnare tanto”.

Ci sono stati contatti con squadre siciliane?

“Il Catania l’anno scorso mi ha cercato, sia in estate che a gennaio. Volevo giocarmi la permanenza in B col Trapani e quindi ho deciso di restare. Negli ultimi tempi nessun contatto”.

Si era parlato anche di Palermo...

“Ho letto anch’io la notizia sui giornali, ma onestamente non ho avuto contatti con nessuno”.

Vuoi dire qualcosa ai tuoi ormai ex tifosi trapanesi?

“Sono sempre stati calorosi, hanno un amore per la maglia che è incredibile, viscerale. Auguro loro il meglio e soprattutto che il club abbia una stabilità societaria. Lascio tanti amici, per me è una seconda casa. Voglio che sia un arrivederci, non un addio, anche perché sicuramente in vacanza tornerò in questa splendida città”. 

Dario Li Vigni
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