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Serie D
Acireale, Breve a GS.it:“Via a testa alta. Volevo anche ridurmi l'ingaggio, non mi sono dimesso perché...“

Acireale, Breve a GS.it:“Via a testa alta. Volevo anche ridurmi l'ingaggio, non mi sono dimesso perché...“


Le esclusive di Goalsicilia.it-L'ex tecnico granata 

La decisione era nell'aria, ma oggi è arrivata anche l'ufficialità. A pagare il momento negativo in casa Acireale è stato mister Carlo Breve che, a poche ore dall'annuncio del suo esonero, ha affidato le sue prime parole ai microfoni di Goalsicilia.it.

La sensazione è che tu non avessi particolari colpe in questa situazione...

"Io ero il responsabile tecnico dell'Acireale calcio, quindi c'entravo anche io. D'altra parte però, sono convinto di aver lavorato benissimo. Se nelle prime sei giornate di campionato eravamo secondi dietro al Bari, non ho mai detto fossimo fenomeni, ma adesso, se abbiamo raccolto solo un punto, non siamo diventati scarsi. Ci deve essere equilibrio in tutto, sono felice del lavoro che abbiamo svolto, del resto siamo in linea con i programmi che aveva stabilito la società. Esco a testa alta e sono serenissimo".

Mister, forse hai fatto da parafulmine...

"Questa è la legge del calcio, l'allenatore paga per tutti. Ma io ho la coscienza apposto: quando un allenatore sa di aver lavorato bene, con dignità, senza aver subito soprusi e avendo tutto lo spogliatoio con se, ne esce bene".

Quanto ti hanno fatto male le parole della dirigenza dopo la sconfitta col Locri?

"Zero, non sono uomini di calcio e gliel'ho detto in faccia. Ho detto al presidente, dopo la sconfitta col Locri, che la sua fiducia non mi interessava nulla, a me interessava quella del gruppo, dei calciatori e quella ce l'avevo in pieno. Lo spogliatoio era con me. Il calcio vive di episodi, nell'ultima partita abbiamo preso due pali, due gol annullati, uno super regolare, l'altro dubbio: oggi staremmo a parlare di una vittoria sonante perché avremmo meritato di vincere facile".

Nel post Marsala invece, la dirigenza ha messo pressione dichiarando che con il Locri sarebbe stato 'l'ultimo appello'.

"Mai nessuno mi ha detto che era l'ultimo appello".

Il direttore Leonardo l'ha dichiarato a mezzo stampa però.

"Quello è il gioco delle parti, il direttore deve fare il suo lavoro quindi ci può stare. In più è un uomo di calcio e quindi io lo rispetto. Poi io ho sempre lavorato con la pressione, non è un problema, non ho mai tramsesso alla squadra ansie che tra l'altro non c'erano perché ero sicuro che stavamo facendo un ottimo lavoro. Piuttosto...".

Piuttosto...

"Le dichiarazioni del presidente, nel post Bari, hanno destabilizzato lo spogliatoio. Venivamo da 11 punti in sei partite, dal 3-0 al Messina e lui ha detto che i giocatori non stavano rispondendo ai sacrifici della società".

Hai un rammarico in particolare?

"La partita con la Sancataldese, lì è cambiata l'inerzia del nostro campionato. Siamo rimasti in dieci dopo pochi minuti, abbiamo fatto una prestazione eroica, stavamo vincendo in dieci contro undici ma abbiamo raccolto solo un punto contro un'ottima squadra. Abbiamo speso tantissimo e perso Sasà Manfrellotti nel suo miglior momento. Poi a Cittanova tutto il peso dell'attacco è andato a Carmelo Bellomonte, giovane che ha pagato la pressione: anche lì abbimao fatto una grande partita, rimontato da 2-0 a 2-2, sfiorando il gol vittoria e poi abbiamo perso per un piccolo incidente del nostro portiere. Errori che possono cambiare la stagione, con tre punti in più da queste due partite, potevamo affrontare Bari e Turris in una condizione diversa. Abbiamo affrontato due corazzate e ce la siamo giocata. L'unica partita sbagliata è stata col Marsala poi abbiamo fatto benissimo ovunque siamo andati".

Hanno fatto discutere queste dimissioni che ti ha chiesto Cannavò e che tu non hai rassegnato. 

"Un allenatore quando e perché si dimette? Quando ha lo spogliatoio contro, quando perde due/tre partite 3 o 4 a 0...Io mi devo dimettere rischiando di ribaltare una partita in casa di una super Turris? Mi devo dimettere quando ho lo spogliatoio tutto con me? Dovrei ancora capire perché mi hanno chiesto le dimissioni. Anzi..."

Anzi...

"Avevo fatto un passo avanti con la società proponendo una riduzione sul mio compenso e pensavo sarebbe stato apprezzato".

Pippo Romano sarà il tuo successore.

"Sono contento per lui, grande uomo e ottimo professionista". 

Per chiudere...

"Ringrazio il direttore Leonardo e la proprietà che mi hanno scelto e riportato ad Acireale dopo tanti anni. Per me Acireale rimane la piazza più bella e più importante dove sono stato prima da calciatore e poi da tecnico. Rimarrò per sempre legato ai colori granata e gli auguro di ritornare a fare punti come fatto con me nelle prime sei giornate".

Vittorio Damiani
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