Trapani, Cosmi: «Domani voglio più cattiveria. Ascoli ottima squadra»-dalla sala stampa (VIDEO)
Il tecnico granata in conferenza alla vigilia del match con l’Ascoli.
È intervenuto questa mattina in sala stampa alla vigilia della sfida con l’Ascoli in programma domani pomeriggio. Parliamo di Serse Cosmi, allenatore del Trapani. Queste le sue principali dichiarazioni ed in basso il video diffuso dalla società.
MENTE LIBERA: «Giocare con l’obiettivo di vincere crea una condizione psicologica non facile. Per esempio Cittadella, Benevento o Spal, che giocano con la mente libera al di là dei valori tecnici, non sono casualmente lì in classifica».
GIOCARE ALLE 15: «Non ricordo da quanto tempo non giocavamo a quest’ora, forse dalla gara col Crotone dello scorso anno. Il caldo influirà per noi, così come per loro. Non voglio pensare che ci sia un vantaggio o uno svantaggio per una o per l’altra per le condizioni climatiche».
ASCOLI: «Ottima squadra che si sta amalgamando sotto l’aspetto dell’identità di gioco. Ha giocatori forti come Bianchi e Cacia, ma anche giovani molto molto interessanti. Siamo consapevoli di affrontare una squadra che è già squadra».
PARTITE RAVVICINATE: «Sì, giocheremo due partite vicine in casa e una buona partita domani, anzi un buon risultato domani, ci darebbe una bella spinta psicologica. Questo è un campionato difficile, che non puoi affrontare pensando che prima o poi la vittoria arriva, ma devi andarla a cercare».
CONDIZIONE: «Negli ultimi giorni la squadra mi ha dato segnali importanti, migliori rispetto al passato. Utilizziamo questi piccoli segnali per essere squadra fino in fondo. Ad oggi sono poche le squadre che sono già al meglio, eccezion fatta per le neo promosse».
ASPETTATIVE: «Voglio più cattiveria agonistica e consapevolezza che ogni palla è importante. In queste tre partite, le cose buone le abbiamo fatte per predisposizione, per buona volontà ma non con la cattiveria agonistica giusta».
GERARCHIE: «Centrale di sinistra? Non ho stabilito le gerarchie, le stabiliscono i giocatori con le prestazioni. Ad oggi non vedo uno che sia nettamente superiore all’altro, spero si definisca il prima possibile. A me non piace il valzer di cambiamenti, soprattutto in difesa dove conoscersi è indispensabile».