Sant’Agata, Formisano a GS.it: ‘’Stiamo costruendo bella squadra per fare ottime cose. Isgrò...’’

A detta di tutti, addetti ai lavori e non, è tra i migliori allenatori dell’intera panorama siciliano. Ci riferiamo a Massimo Formisano che, dopo tante ottime annate al Dattilo Noir, da qualche settimane ha iniziato una nuova avventura al Sant’Agata che sarà protagonista in Eccellenza. Con il mister abbiamo fatto il punto della situazione, queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Mister, con quale auspicio arrivi in quel di Sant’Agata?

“Ho fatto questa scelta per misurarmi con un altro girone e mettermi alla prova, per capire se riesco a confermare quanto fatto di buono finora. Ho lasciato una vera e propria famiglia come quella del Dattilo, ma ne ho trovato un’altra qui a Sant’Agata”.

Ti faccio una domanda stupida: passi dal cannolo alla granite, cosa è meglio?

“(ride di gusto, ndr) Una bella lotta. In questo periodo credo vincano le granite, ma il cannolo di Dattilo ormai è mondiale per cui è difficile scalfirlo”.

I biancazzurri nella scorsa stagione sono stati tra le rivelazioni dell’Eccellenza B...

“Beh sì. Sono stati in vetta per tante giornate e hanno chiuso la stagione con un ottimo quarto posto. Insomma non trovo macerie da ricostruire ma una base importante da limare e portare avanti”.

Vi state muovendo parecchio sul mercato...

“Parecchio e, aggiungerei, bene. Confermare lo zoccolo duro della scorsa annata, il gruppo dei santagatesi, è già tanta roba. Abbiamo preso Mario Russo, che è andato in D col Troina, difensore di grande affidabilità. Poi è arrivato anche Totò Romeo, che è stato con me a Dattilo e anche lui è approdato in D col Troina, bomber d’esperienza che fa reparto da solo”.

Cosa vi manca per completare la rosa?

“Cerchiamo un centrocampista di quantità che ci dia equilibrio in mezzo al campo e un esterno importante. Ci muoviamo però con i piedi di piombo...”.

Ci sarebbe qualcuno della tua ex squadra che ti piacerebbe portare qui?

“Io li ho chiamati tutti, ma da Dattilo non vuole andare via nessuno (ride, ndr). Ovviamente scherzo, ma Dattilo veramente è una patria felice ed è molto difficile lasciarla. Società sana, serissima, ribadisco una grande famiglia. Anch’io ho fatto fatica ad andare via, ma avevo voglia di rimettermi in discussione e trovare nuovi stimoli”.

Non giocherete le gare casalinghe al ‘Fresina’, questo può essere un punto a sfavore?

“Mah, se costruisci una squadra forte, con cuore e qualità, il campo conta fino ad un certo punto. Non penso che i tifosi ci facciano mancare il loro apporto, a prescindere se giocheremo a Capo d’Orlando o a Rocca, perché il non poter giocare al ‘Fresina’ non dipende da noi. Al momento è totalmente impraticabile, anche per salvaguardare l’incolumità dei ragazzi non si poteva proprio giocare lì”.

Chi pensi, anche se siamo ancora a luglio, possa contendervi le prime posizioni nel prossimo girone B di Eccellenza?

“A prescindere dall’Acireale che potrebbe essere ripescata in D, l’anno scorso mi hanno impressionato alcune squadre. Il Palazzolo, anch’esso in D, ma anche Scordia, San Pio e Milazzo. Quest’anno sono cambiate tante cose, non escludo l’inserimento nei piani alti di qualche neopromossa o di una ripescata... Vedremo, sarà sicuramente una bella stagione”.

Mister un nome di mercato te lo faccio: Isgrò...

“Guarda, ti dico sinceramente che ci siamo mossi a 360 gradi, facendo parecchi sondaggi. Cerchiamo un paio di giocatori importanti, che ci facciano fare il salto di qualità. Isgrò è in una squadra importante che ha fatto grandi cose, mi rendo conto che per lui come per altri non è facile lasciare la D. Non affrettiamo le cose, per il ritiro c’è ancora tempo”.

Mi puoi confermare però che Sant’Agata è una meta ambita...

“Assolutamente. Si conosce la serietà della società e del gruppo, come ti dicevo all’inizio è una sana famiglia che vuole crescere. Quando ci sono queste due componenti, ovviamente il calciatore è molto tentato. Faremo tutto con cura e raziocinio, perché non vogliamo sbagliare”.