
Secondo quanto riportato da La Sicilia, Giacomo Tranchida appare più sereno mentre partecipa alle iniziative natalizie che si stanno svolgendo in città. Il sindaco è tornato a parlare dopo alcuni giorni di silenzio mediatico, reso necessario dal clima di pressione legato al “mancato quotidiano pressing” di Valerio Antonini, patron delle squadre di calcio e basket.
A La Sicilia, Tranchida ha spiegato il suo stato d’animo con una metafora precisa:
«Ho le spalle larghe ed ho resistito per cinque mesi con atteggiamento istituzionale all’ondata di fango e di pressioni che sono arrivate anche sul piano politico. Io ritengo di avere le radici ben piantate e il vento poi alla fine passa. E se hai radici ben piantate, il vento ti fa solo una carezza».
Il sindaco ha aggiunto che a Trapani, «siamo abituati al vento», sottolineando come la situazione non lo abbia scalfito. Sempre a La Sicilia, Tranchida ha ribadito:
«Mi dispiace per il mondo sportivo e spero che i sogni che erano stati enfatizzati non abbiano un epilogo negativo. Ma confermo che venivano concretamente portati avanti e con spirito partecipativo e responsabilità continuiamo a lavorare per una soluzione giuridica, la migliore individuata dai nostri esperti».
Sulle fatture e sul presunto pressing mediatico
Rispondendo alle domande riguardo alle voci relative a fatture e verifiche amministrative, Tranchida ha chiarito alla redazione di La Sicilia:
«Quelle fatture sono state respinte, non sono né pertinenti né dovute. Se uno dice che ha fatto spese, deve avere il dovere di dimostrarlo, così come prevede la legge. Se non riesci a documentare, vuol dire che hai speso di meno».
Ha poi ricordato come la sua amministrazione abbia resistito anche a tentativi di intimidazione:
«Sono oggetto di tentativi di intimidire la pubblica amministrazione. Ci sono stati anche ignoti per la questione dei profili social hackerati, e mi sono dovuto difendere da chi mi accusava di reticenza o vicinanza agli agenti immobiliari che sarebbero stati vicini alla mafia quando ero sindaco di Valderice».
Sul porto di Trapani
Tranchida ha poi commentato la mozione del Consiglio comunale che impegna l’amministrazione a chiedere all’Autorità di Sistema Portuale un cronoprogramma dei lavori di dragaggio e la revisione delle tariffe.
«Martedì mattina a Palazzo D’Alì ci sarà il tavolo tecnico, con il commissario Tardino. Dobbiamo fare leva sul comune interesse politico ed economico, per il rilancio del porto, dobbiamo agire in maniera unitaria e determinata», ha spiegato il sindaco.
Conclusione
Alla fine del confronto, Tranchida ha espresso fiducia:
«Mi auguro che con un attimo di serenità prevalga il buonsenso e si possa andare avanti».
Un quadro, quello descritto da La Sicilia, che restituisce un sindaco deciso a difendere il lavoro istituzionale, pur in un contesto di pressioni e tensioni che non intende sottovalutare.
