Siracusa, Alì si presenta: “Ho entusiasmo e passione, non amo la mediocrità. Laneri, mercato, ritiro…”
Si alza il sipario sul Siracusa targato Giovanni Alì, nuovo pr
Si alza il sipario sul Siracusa targato Giovanni Alì, nuovo presidente degli aretusei. In conferenza stampa con l’ormai ex patron Gaetano Cutrufo, hanno parlato anche l’ad Nicola Santangelo ed il tecnico Peppe Pagana. Queste le principali tematiche trattate.
Parla Cutrufo…
PREMESSA: “Sono qua perché ho ritenuto doveroso presentare il nuovo presidente Giovanni Alì, che voglio ringraziare per avere accettato questa sfida”.
IL CAMBIO: “Come sapete da tempo cercavo qualcuno che mi potesse dare una mano o sostituire. Ho incontrato parecchie persone, ma avrei lasciato solo ad una persona che aveva la mia stessa passione se non di più. Sono certo che Giovanni farà molto bene”.
RINGRAZIAMENTI: “Devo un grazie a tante persone, a partire dal sig. Gaetano Favara che mi ha invogliato anni fa ad iniziare l’avventura al Siracusa, poi ovviamente i tifosi, i giornalisti, insomma un po’ tutti. Il mio bilancio è positivo ed è stata una bella esperienza. Purtroppo nel calcio, se non sei in A o in B, non puoi essere presidente a vita. Ho la fortuna di essere il primo negli ultimi 30 anni a lasciare la società sana e senza fallimenti in atto”.
TIFOSO: “Rimarrò sempre tifoso del Siracusa. Se vorranno invitarmi qualche domenica a venire a vedere qualche partita lo farò con piacere (ride, ndr)”.
SENSAZIONI: “Oggi per me non è un giorno triste, ma di festa. Sono riuscito a non far morire una creatura che ho creato io, dandole continuità in mani sicure. La domenica sarò al De Simone a vedere la partita con un po’ più di leggerezza (ride, ndr)”.
Parla Alì…
PREMESSA: “Ringrazio la famiglia Cutrufo per avermi dato la possibilità di realizzare un sogno, quello di dirigere una squadra prestigiosa. So bene i sacrifici economici fatti da Cutrufo, ritengo la cessione un ennesimo atto di amore verso questo club”.
PROMESSE: “A me piace fare i fatti, non amo le parole. Voglio fare una squadra competitiva e non vedo l’ora di vederla sul campo. Chiedo ai tifosi di darci un po’ di fiducia, ma di aspettare due o tre mesi per fare valutazioni. Di sicuro spero di regalare loro grandi soddisfazioni”.
LANERI: “Ci ha chiesto di fare il direttore generale perché è un po’ stanco di lavorare sul campo. Gli abbiamo chiesto, almeno in queste fasi iniziali, di occuparsi della formazione e del completamento della rosa. Ad oggi non avremo ds, perché reputo Laneri responsabile del settore tecnico della Siracusa”.
ANEDDOTO: “Un giorno il presidente Cutrufo è venuto nel mio ufficio di Catania, mi ha detto ‘Piacere Cutrufo, possiamo darci del tu?’. Alla mia risposta affermativa mi ha risposto ‘Mi devi fare un bonifico da 100.000 euro e poi parliamo’ (ride, ndr). Questa cosa mi ha colpito, fosse venuto con un altro atteggiamento non mi sarebbe piaciuto. Mi ha dimostrato passione per il Siracusa con quella battuta, così è scattata la scintilla ed è nata l’operazione”.
OBIETTIVI: “Sono una persona ambiziosa, non ho mai giocato per essere mediocre. Ovviamente mi piacerebbe fare un punto in più dell’anno scorso con una società sana. Stiamo iniziando a lavorare adesso, io gioco sempre per vincere e ho molta passione”.
ORIGINI: “Ho preso il Troina in Promozione per scherzo, per passare il tempo. Piano piano la passione è cresciuta, ho fatto l’esperienza di fare arrivare alcuni ragazzi dall’estero che ho visto crescere e diventare veri calciatori, tra l’altro alcuni verranno qui, e questa cosa mi ha creato tanta adrenalina”.
GLI EX TROINA: “Sicuramente verranno con noi Del Col, Ott Vale, Tuninetti, Vazquez ed il 2000 Nahuel Da Silva che è con noi da quattro anni e mezzo e per me è un talento. A questi potrebbero aggiungersene degli altri ma sarà il mister a valutare insieme al direttore Laneri”.
MERCATO: “Cercheremo di costruire una squadra competitiva. Oltre agli ex Troina e agli attuali sotto contratto qui, faremo qualche acquisto mirato di gente che fa la differenza”.
ALLENATORE: “Stiamo valutando chi affiancherà mister Pagana, dobbiamo ancora scegliere. Pellegrino o Raciti? Sono tra i profili che abbiamo sentito, ma la decisione definitiva la prenderemo tra uno o due giorni”.
RITIRO: “Iniziamo lunedì a Troina. La scelta di questa location è dovuta a più fattori. Sia perché gestisco un hotel, sia perché un anno fa ho comprato dei macchinari idonei alla preparazione precampionato, ma anche perché essendo a 1.100 m di altezza c’è fresco e dunque la temperatura ideale. Torneremo a Siracusa uno o due giorni prima dell’esordio in Coppa Italia che non sappiamo se sarà il 5 agosto o il 12, dipenderà dal sorteggio”.
Parla Santangelo…
EMOZIONE: “Non pensavo di essere così emozionato, credevo di essere più preparato a queste conferenze. Al presidente ho detto che dobbiamo mostrare alla città ciò che siamo: persone serie e di cuore, che vogliono realizzare una famiglia insieme alla città e ai tifosi del Siracusa”.
ULTIMI GIORNI: “Sono qua da circa 15 giorni ad analizzare numeri e contro numeri. Anche se sono di parte, credo che Cutrufo abbia fatto la migliore scelta affidando la società a Giovanni Alì. In Serie C si giocano due partite, una in campo e l’altra fuori”.
LA SOCIETÀ: “La partita fuori dal campo è ancora più importante di quella che si gioca la domenica. Puoi conquistare punti, ma se la società non lavora bene prendi le penalizzazioni vanificando ciò che si fa sul terreno di gioco. Garantisco che daremo il massimo e cercheremo di essere impeccabili nella gestione economico-finanziaria”.
ABBONAMENTI: “Finora sono stati 450, spero di arrivare ad un migliaio perché sarebbe una bella iniezione di fiducia per la nostra nuova società. Non mi riferisco all’aspetto economico soltanto, ma è chiaro che la domenica più gente c’è sugli spalti e meglio è per la squadra. Aggiungo che nella Campagna c’era una fase con prezzi agevolati per i primi 20 giorni che scadeva oggi. Da domani l’abbonamento sarebbe costato circa il 10% in più, ma abbiamo deciso di prolungare la prima fase per dare un segnale importante alla tifoseria”.
Parla Pagana…
PROGETTO: “È vero che avevo alcune richieste sia in C che in D, ma ho voluto aspettare questa situazione perché stiamo parlando di una delle tre realtà più importanti di questa regione”.
SCETTICISMO: “Capisco se c’è scetticismo tra tifosi e addetti ai lavori perché è la nostra prima esperienza tra i professionisti, ma la voglia dio fare è tanta”.
RUOLO: “A volte viene data l’opportunità di allenare ad un tecnico appena uscito dal corso di Coverciano, ma magari non ha maturato esperienza in questo ruolo né in categorie minori né col settore giovanile. Io ho 41 anni, faccio questo lavoro da otto e mi sono formato sul campo. So che sarà difficile, ma nelle difficoltà si cresce e non si smette mai di imparare”.
IDEA DI CALCIO: “La mia idea di calcio sarà sempre la stessa, anche se in un campionato diverso. A me piace che la squadra sia padrona del proprio destino, facendo del possesso pallo il primo punto di forza. La nostra mentalità deve essere quella che a prescindere contro chi giochiamo bisogna avere la stessa mentalità e zero paura”.
Siparietto finale…
Prende la parola Cutrufo: “Ora faccio il tifoso del Siracusa, ma quannu ci iemu in Serie B? (ride, ndr)”. Risponde l’ad Santangelo: “Conosco Alì da tanto tempo, ha preso il Troina ultimo in Promozione dove c’erano otto giocatori, due palloni e mister Pagana, in tre anni siamo arrivati al primo posto della Serie D. Questo fa ben capire che tipo è il presidente Giovanni Alì”.