Napoli, Conte: “Sia noi che Juve abbiamo voglia di riscatto, ma livelli diversi”

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NAPOLI (ITALPRESS) – “Ci auguriamo che possa essere una sfida che conti qualcosa e abbia un valore importante sia per la Juve che per noi. Oggi è presto per dirlo. Si parte su due livelli diversi. Ci sono 18 punti da recuperare rispetto all’anno scorso, ma c’è da parte loro e nostra la voglia di rivalsa. Non penso che la Juve si possa accontentare di arrivare terza, così come noi non possiamo pensare di stare a 40 punti dall’Inter”. Così ha parlato Antonio Conte, tecnico del Napoli, a due giorni dall’anticipo di sabato contro la Juventus.

“Partiamo da due differenti livelli, ma ci auguriamo che nel ritorno si possa parlare avendo più certezze alla mano. Ogni test è un esame. Lo è stato a Cagliari. A volte può essere un esame tattico, tecnico o temperamentale, al di là di chi c’è di fronte”, ha aggiunto Conte, ben consapevole della rivalità storica tra le due squadre e tifoserie. Il tecnico ha vissuto questa rivalità anche dall’altra parte, durante i suoi anni alla Juventus.

“È inevitabile che la mia storia sia legata alla Juventus. Ho trascorso tredici anni da calciatore, dove abbiamo vinto tutto, e sono stato anche capitano. Poi ho avuto la possibilità di allenare per tre anni in un periodo difficile, aprendo un ciclo di successi. Faccio parte della storia della Juve per ciò che ho fatto. Da calciatore è più semplice scegliere la propria squadra, come hanno fatto Bruscolotti, Maldini, Baresi, Totti. Da allenatore, invece, è più complesso. Ho allenato in altre piazze e ho sempre onorato il mio ruolo, difendendo i colori delle squadre che ho rappresentato”.

Riguardo al suo attuale incarico, Conte ha detto: “Il passato è la Juve, ma il presente è l’azzurro partenopeo. Da uomo del Sud, provo un piacere immenso nell’allenare il Napoli, ma sarà un’emozione tornare allo Stadium, la prima volta con i tifosi. Sarà un’emozione anche quando, tra parecchi anni, riaffronterò il Napoli da avversario, ma mi auguro che sia tra molto tempo”. Conte ha concluso con un pensiero affettuoso per Totò Schillaci, scomparso ieri a 59 anni: “Totò rappresentava per noi del Sud l’esempio di chi ce l’aveva fatta. L’ho conosciuto il primo anno alla Juventus. Ero giovane e lui era già un giocatore affermato, ma era sempre disponibile. Per me, alla Juventus, erano tutti dei campioni, io gli davo del ‘voi’ per rispetto. Ma lui era una persona molto umile”.