Lecce-Catania: cosa volete fare da grandi? Gli etnei mirano a replicare l’impresa del Trapani

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Una sfida, un interrogativo, un futuro tutto da scrivere. Lecce-Catania non è

Una sfida, un interrogativo, un futuro tutto da scrivere. Lecce-Catania non è una partita come tutte le altre. Non deciderà la stagione ma dirà molto sul proseguio del campionato. Due squadre forti, una di fronte all’altra. Due corazzate unite da una sfortuna: capitare in un campionato in cui le big sono al plurale. E non sono neanche solo due. Tra pugliesi ed etnei, c’è anche il Trapani che potrebbe e vorrebbe inserirsi. Poche ore al calcio d’inizio del “Via del Mare’, tanta incertezza che aleggia sul campionato. 

Fino ad ora il Lecce si è dimostrato forse un filino superiore agli altri: attenzione, probabilmente, lo dice solo la classifica ma tant’è. Chi sta in testa detta le regole, chi insegue deve adattarsi e sperare negli errori altrui. Tranne in un caso, lo scontro diretto. Ed è per questo che il Catania deve e può approfittarne. In Sicilia i pugliesi sono caduti e anche abbastanza fragorosamente. Farli cadere in casa sarà più difficile ma non impossibile. Chi ci è già riuscito, in una situazione abbastanza simile è stato il Trapani di Boscaglia. All’epoca, campionato della promozione dei granata in B, gli uomini del tecnico gelese rincorrevano i giallorossi e battendoli in casa loro gli hanno dato la botta decisiva per prendersi la promozione in B. 

Corsi e ricorsi storici. Novanta minuti, un pallone e ventidue giocatori. Chi riuscirà a mangiarsi più erba, chi riuscirà a guadagnarsi più centimetri, chi vincerà più contrasti, l’avrà vinta. Lucarelli contro Liverani, un finalizzatore contro un regista. Due allenatori emergenti uno di fronte all’altro: questo campionato è un trampolino per loro ma soprattutto per due città che di calcio vivono e che dal calcio vorrebbero soddisfazioni che latitano da un po’. Due, tre squadre (compreso il Trapani) che meriterebbero un palcoscenico diverso dalla Serie C. Maggio è lontano, il cuore di tre città pulsa all’unisono con il rotolare di un pallone…Alla fine uno pulserà di emozioni diverse, gli altri due non si fermeranno, continueranno a battere alla ricerca dell’obiettivo…una poltrona per due…per tre…sei… lì e lì resti…chi la prenderà?