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Sancataldese, presentata la nuova stagione: “Programmi e obiettivi del club. Niente domanda di ripescaggio perché…”

Sancataldese, presentata la nuova stagione: “Programmi e obiettivi del club. Niente domanda di ripescaggio perché…”


Le parole del presidente La Cagnina, del nuovo allenatore Settineri e del ds Ferraro.

Giornata di conferenza stampa in casa Sancataldese. Il club verdeamaranto quest’oggi ha presentato i programmi societari in vista del prossimo campionato di Eccellenza, ma anche il nuovo allenatore, Alessandro Settineri, e il ds Massimo Ferraro.

Il primo a prendere la parola è stato il presidente verdeamaranto Ivano La Cagnina:

RINGRAZIAMENTI “Voglio ringraziare mister Seby Catania, per tutto quello che ha dato, ma anche per la stima e per l’affetto nei miei confronti”.

NOVITA’ “Abbiamo voluto cambiare direttore tecnico per dare una svolta, volevamo nuovi stimoli e nuovi volti a San Cataldo. Abbiamo sondato diversi profili, ma avevamo già individuato in Lirio Torregrossa e Massimo Ferraro le persone più adatte per il nostro progetto. Abbiamo scelto di dare la qualità al settore tecnico, per poterci perfezionare su questo aspetto. Lirio è un beniamino di San Cataldo, non ha bisogno di presentazioni. E poi ha sempre collaborato con Massimo quindi sono un duo perfetto per la nuova stagione”.

OBIETTIVI “Non abbiamo presentato la domanda di ripescaggio perché era quasi impossibile ottenerlo. Abbiamo preferito concentrarci nel programmare la nuova stagione”.

SETTINERI NUOVO ALLENATORE “Di concerto con il nuovo ds, il primo nome venuto fuori per la panchina è stato quello di Alessandro Settineri”.

IPOTESI PORTE CHIUSE “Portare la gente allo stadio è una priorità. Senza la gente vedo difficile poter fare calcio a San Cataldo. Speriamo di poter riaprire al più presto gli spalti, il calcio è della gente e quindi non voglio neanche pensarci.

QUESTIONE STADIO “In questi giorni inoltre mi sono molto arrabbiato, perché non vogliamo essere frenati da cavilli burocratici. Col Comune di San Cataldo vorremmo capire come iniziare la nuova stagione perché si era concluso l’appalto della ditta appaltatrice. Il Comune è commissariato e quindi la problematica è maggiore. Dopo mesi e mesi, abbiamo fatto quei lavori che servivano e ci hanno concesso gentilmente lo stadio. Non bisogna dimenticare che noi siamo persone impegnate nello sport e nel sociale. Abbiamo dunque ottenuto la concessione provvisoria dello stadio, lo scorso anno abbiamo ottenuto le chiavi dell’impianto. Abbiamo speso risorse ingenti e vorremmo far entrare anche altre società”.

PROBLEMI “Quest’anno c’è il problema Covid, un problema grave. Ma tutti stanno organizzando stage e usufruendo delle strutture pubbliche. E anche qui, la struttura è dei sancataldesi, non è dello stadio. Detto questo, invito la Commissione ad essere un po’ più morbida, basta far rispettare il protocollo che conosciamo benissimo. Altre città ci hanno dato ospitalità per allenamenti e stage, come Bompensiere e addirittura Caltanissetta. Spero non ci facciano passare il piacere di fare calcio e investire i nostri soldi in questa squadra che amiamo. E adesso, dopo tutti i soldi spesi, ci invitano a riconsegnare le chiavi... Quello che sto dicendo darà fastidio, ma devo dirlo”.

DERBY CON LA NISSA “Sono contento per il loro ritorno in Eccellenza, anche quella è una piazza che merita altri palcoscenici e spero che non me ne vogliano i miei tifosi”.

La parola è poi passata al ds Massimo Ferraro:

RINGRAZIAMENTI “Ringrazio la società per la fiducia accordataci, il presidente e la proprietà. Questo ritorno a San Cataldo per me è molto importante. Non è un caso che abbiamo scelto venerdì 17 per presentare i nostri progetti”.

LA SCELTA DI MISTER SETTINERI “Con Lirio abbiamo scelto di puntare su un allenatore i cui obiettivi combaciassero con quelli della società, ecco perché abbiamo scelto Alessandro Settineri. Col mister abbiamo subito trovato sintonia, ci capiamo con lo sguardo e sembra che lavoriamo insieme da anni. Speriamo di iniziare questo percorso al meglio”.

IL RITORNO A SAN CATALDO “Abbiamo ripreso un percorso, alla chiamata di Lirio e della Sancataldese non ho avuto bisogno di pensarci su. Se con Lirio torniamo è proprio per l’amore nei confronti della Sancataldese. Se le nostre conoscenze e competenze possono far crescere questo club noi siamo soltanto felici”.

UNDER “La valorizzazione dei giocatori locali è sempre stato un nostro pallino e quindi vogliamo under di questo tipo. Vedremo anche col mister e con gli occhi di Lirio quali saranno i profili su cui puntare. Le risorse tra gli under dovranno comunque essere giocatori locali, preferiamo far crescere giovani nostri o dei dintorni”.

OBIETTIVI “Noi dobbiamo pensare a salvarci. Poi se già a dicembre saremo salvi e potremo giocarci un piazzamento play off sarà tanto di guadagnato. Questo è quello che chiedo al mister, la salvezza a Natale sarebbe un bel regalo. Tutto questo sempre con un occhio al budget”.

MERCATO “Gli sforzi che abbiamo fatto non sono indifferenti e sono stati mirati. L’ossatura c’è, qualcosina arriverà e se ci riusciamo prenderemo una ciliegina. Cerchiamo di capire se i giocatori sposano il nostro progetto, l’aspetto economico è secondario. E quelli che hanno già firmato sono tutti ragazzi motivati. Chi mette avanti l’aspetto economico, invece, non fa per noi. Ci stiamo concentrando sul centrocampo, una bella ciliegina lì non sarebbe male. Davanti invece dobbiamo saper dare spazio ai giovani, anche se abbiamo due attaccanti non indifferenti. Gli under in campo saranno due, gli over potrebbero essere nove”.

INTESA “Non si può pretendere che i ragazzi siano subito al top anche sotto il profilo dell’intesa, su questo sarà bravo il mister a dargli una loro identità. La squadra è quasi tutta nuova e questo vuol dire che i primi mesi potremo soffrire un po’. Dipenderà anche dalle capacità di ogni ragazzo di mettersi in gioco”.

Dopodiché è stata la volta del nuovo tecnico, Alessandro Settineri:

RINGRAZIAMENTI “Voglio ringraziare la piazza per l’accoglienza e per il calore che si respira qui. Questa città è legatissima a questa squadra e c’è un grande senso d’appartenenza. Chi vede la Sancataldese da fuori, la vede come una società solida che vuole fare calcio in un certo modo”.

TORREGROSSA E FERRARO “Torregrossa e Ferraro sono un valore aggiunto, non perché abbiano scelto me ma perché sanno di calcio e nel dilettantismo non è una cosa scontata. Con loro ho un dialogo fluido, riusciamo a intenderci su quelli che sono i profili che possono servirci”.

IL NUOVO INCARICO “Da parte mia nessuna perplessità. Avevo offerte altrove, è vero, ma loro sono stati bravissimi nel coinvolgermi. Ho avuto modo di vedere che qui c’è una dirigenza sana, fatta di persone perbene. Vivo questo progetto h24. San Cataldo è una prima scelta, oggi molti allenatori vorrebbero essere seduti al posto mio e per questo mi sento un privilegiato. Spero di dare il mio contributo”.

RAGUSA “Il calcio va a stagioni, prendermi solo meriti per quanto fatto lì sarebbe inopportuno. Avevo un gruppo di ragazzi giovani, soprattutto nella seconda parte di stagione, che hanno permesso di esprimere una mia idea di gioco, basata su determinati concetti. È bello ricordarlo, ma ormai fa parte del passato. Questo deve essere da stimolo per proporre un’idea funzionale alla rosa, che sia utile e piacevole per la gente”.

CONCETTI “Il calcio secondo me è basato su dei concetti. Il mio concetto è che si gioca ogni partita per vincere. Questa è l’idea che mi accompagna e che alla lunga paga. L’atteggiamento deve essere propositivo, qualunque sia l’avversario che ci si trova davanti. Da parte mia ci sarà tantissimo impegno, tanta voglia e tanta determinazione”.

MERCATO “Abbiamo scelto dei calciatori che avessero come priorità quella di venire a San Cataldo, scegliendo delle persone che avessero la nostra stessa voglia di far bene. Poi per carità, ci saranno degli errori, è fisiologico, ma noi volevamo gente del genere”.

PROMESSE “La promessa maggiore che posso fare è che l’impegno sarà totale. Un decennio fa ero già stato vicino a questa panchina e alla fine sono andato in una piazza vicina. Dovrò essere bravo a diventare parte integrante di questa gente. Verso la gente avrò grande rispetto, cosa alla quale io do grande valore. La gente va rispettata e mai illusa, quindi non posso promettere nulla se non che proveremo a fare bene. Poi il tempo dirà se abbiamo fatto le cose nel modo giusto”.

METODOLOGIA DI LAVORO “Conoscere e confrontarsi con i giocatori è fondamentale. Durante la settimana non si transige, questa è la mia linea, poi vedendoli ogni giorno si possono esaltare le qualità dei singoli calciatori e farli rendere al meglio. I passaggi fondamentali sono questi: individuare il soggetto, parlare coi direttori, poi un colloquio con me e poi si parla con la società. Questo credo sia un modo serio e professionale di lavorare, anche se siamo tra i dilettanti, perché riduce il margine d’errore”.

PRIORITA’ “Una delle mie priorità è stata quella di vedere il bene di questa società. Avere dei calciatori di proprietà è un bene. Da sempre qui si è lavorato sul territorio, non vedo il motivo per cui non bisogna guardare a quello che già abbiamo. Bisogna comunque essere bravi e pazienti, perché i ragazzi vanno aspettati. Questo deve essere alla base nel discorso riguardante i nostri giovani. Se ci sono degli under che siano da traino, anche lì si sceglierà l’under che sposa il progetto”.

MIX DI GIOVANI ED ESPERTI “I ragazzi che abbiamo preso sono nel pieno della loro maturazione, in questo senso abbiamo creato un giusto mix. C’è gente come Di Marco e Di Giuseppe che può dare il proprio contributo sotto il profilo dell’esperienza”.

OBIETTIVI ED AVVERSARI “In tanto dobbiamo pensare a noi, dobbiamo fare in modo che la squadra sia competitiva e duri nel tempo. Dobbiamo far divertire la gente ma si prospetta un campionato interessante. Ci sono squadre molto attrezzate. Se l’Akragas resterà in Eccellenza si attrezzerà per il salto di categoria, il Mazara non fa mistero di voler salire. Noi pensiamo al nostro orticello. Sarà importante partire nel modo giusto e creare un gruppo che possa puntare in alto. L’importante è essere propositivi, noi dovremo provarci e unirci in un’idea per far sì che dalla prima giornata ci sia un cammino che ci faccia stare dove meritiamo”.

Luca Di Noto
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