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Mancosu a GS.it: ­“­Ho lasciato Trapani a malincuore. Tutto su Morace, Boscaglia e i miei anni in granata. Sul futuro...“

Mancosu a GS.it: ­“­Ho lasciato Trapani a malincuore. Tutto su Morace, Boscaglia e i miei anni in granata. Sul futuro...“


Le esclusive di Goalsicilia.it-Lo storico ex attaccante granata 

Ospite di Goalsicilia.it parla Matteo Mancosu, storico ex attaccante del Trapani, oggi alla Virtus Entella. CLICCA QUI per il video.

RIPRESA SERIE B "Il protocollo da seguire è molto costoso, ripartirà sicuramente la Serie A, la C è molto difficile che riparta, mentre la nostra categoria è nel limbo".

TRAPANI-VIRTUS ENTELLA "È stata la penultima gara prima della sospesione, i tifosi mi hanno riservato un'accoglienza speciale, i cori durante la partita mi hanno fatto un grande piacere. Non mettevo piedi a Trapani dal giorno in cui sono andato via, quasi sei anni fa, ho vissuto una grande serata nonostante la sconfitta. Rientrando in quello stadio mi sono tornate in mente emozioni uniche".

REUNION GRANATA IN LIGURIA "Siamo in tanti, mister Boscaglia, mister Filippi, io, Nizzetto anche il prof Nastasi...Stiamo cercando di fare un percorso importante qui come successo in Sicilia".

RETROSCENA PRIMA DELL'ARRIVO IN SICILIA "Dovevo arrivare un anno prima, poi si è fatto male Perrone e Morace, un presidente tutto di un pezzo, l'ha tenuto nonostante fosse infortunato, così non si è liberato il posto per me. Boscaglia mi ha consigliato Lamezia dove c'era un suo amico in panchina, mister Costantino, fortunatamente lì ho fatto benissimo e l'anno dopo Boscaglia mi ha portato a Trapani".

PRIMO CAMPIONATO IN C IN GRANATA "Arrivavo in una squadra che aveva perso l'anno prima il campionato di C all'ultima giornata e poi anche la finale play off. C'era un clima molto teso, una guerriglia. Prima giornata di campionato perdiamo 0-1 in casa contro il Carpi, io ero squalificato ma a fine partita ho assistito alla contestazione dei tifosi, ho pensato 'ma dove sono finito'. Poi invece è andato tutto bene e abbiamo vinto il campionato andando in Serie B".

PROMOZIONE IN B "Ci siamo rifatti dell'occasione persa l'anno prima, in quel campionato non dimentichiamo che c'era un Lecce sceso dalla A e che aveva giocatori come Chiricò, Bogliacino, Chevanton, Giacomazzi...fino a dicembre loro sono stati primi, avevano perso solo una partita. Poi loro hanno avuto un calo, noi siamo stati bravi a stargli dietro e dopo la vittoria per 0-2 con la mia doppietta al 'Via del Mare' nello scontro diretto, siamo stati bravi a crederci fino alla fine e ce l'abbiamo fatta. Siamo riusciti nell'intento di portarlo in B, un giorno indimenticabile per me e per la storia del club".

ALTRE PARTITE SPECIALI "Lecce la prima di una lunga serie, poi la tripletta a Cremona nel giorno della B, la doppietta col Padova all'esordio in Serie B, il gol in Lazio-Bologna all'esordio in Serie A...Fortunatamente qualche giornata buona l'ho avuta (ride ndr)"

AFFETTO DEI TIFOSI GRANATA "Ho sempre un ricordo bellissimo di Trapani. Alcuni tifosi mi sono venuti a trovare anche in Canada (sorride ndr), sono persone uniche e nutrono un grande affetto per me. I trapanesi sono persone generose, hanno a cuore i tuoi problemi e non ti lasciano mai da solo. Adesso con la curva dietro la porta sono proprio protagonisti e lo meritano".

RIMPIANTI PER L'ADDIO DEL GENNAIO 2015 "Lasciare Trapani che mi ha dato tutto non è stato facile, però mi ha chiamato il Bologna primo in B, c'era la possibilità di andare in Serie A ed è quello che ogni bambino sogna. Avevo 31 anni, era l'ultimo treno per la A, a malincuore ho dovuto prenderlo".

ACCOSTAMENTI A CATANIA E PALERMO "Anche io leggevo queste notizie ma non c'è stato mai nulla di concreto. Se fosse arrivata la chiamata mi sarebbe pesato molto giocare con un'altra maglia, in Sicilia vedevo solo la maglia del Trapani, ci avrei dovuto pensare molto, non so se l'avrei accettato".

TORNARE IN GRANATA "Mai dire mai ma ormai sono vecchietto (ride ndr), noi calciatori già a 36/37 anni siamo già vecchi".

MORACE "Una persona che parlava poco ma si faceva sentire con le parole, non faceva mai mancare niente a noi calciatori, puntuale con gli stipendi, aiutava la città, la gente, il pubblico, una persona fantastica. Dovevo ripartire per l'America ma per lui ho posticipato la partenza per passarlo a salutare, se lo meritava. Pochi presidente sono come lui".

BOSCAGLIA "Mi ha portato nelle categorie che sogni da piccoli, ho fatto la C1 per la prima volta con lui, ha capito il mio gioco e ha sfruttato le mie caratteristiche. Lui mi ha dato tanto e nella stessa maniera io ho dato a lui, ognuno ha tratto giovamento dal lavoro dell'altro".

PRESENTE DEL TRAPANI "Non capivo come il presidente avesse venduto a una società che non sembrava forte e preparata, tutto stava andando allo sfascio. Mi sarebbe dispiaciuto il Trapani fallisse, per fortuna la vicenda si è risolta e spero possa andare sempre migliorando la situazione".

CANADA "Avevo fatto un anno in Serie A, avevo voglia di cambiare, ero stufo perché era un periodo in cui si parlava di calcio in modo snervante. Saputo mi ha portato in MLS, è stata una bella esperienza, sono stato felicissimo di quella scelta. Drogba? Lo vedi che è di un'altra categoria per fisico, movimenti e tecnica".

CAGLIARI "Essendo mio padre milanista, anche io ero tifoso rossonero. Però per un sardo, tifare il Cagliari è un must. A differenza dei miei fratelli non ho mai giocato in rossoblu neanche nel settore giovanile, mi sarebbe piaciuto provare l'ebbrezza per giocare per la maglia della mia città anche perché noi sardi siamo molto legati alla nostra terra".

MARCO A LECCE "Sapevo che mio fratello stava benissimo fisicamente, mi sono allenato con lui in estate un paio di volte e non l'avevo mai visto così in forma e quindi ho pensato potesse fare bene anche in A. Poi quando fai gol da trenta metri al 'San Paolo' contro il Napoli...quello non lo puoi preventivare (ride ndr). Poi ha segnato anche a tutte le grandi, Inter e Juve, contro il Milan non ha tirato il rigore non so se perché anche lui tifa i rossoneri (ride ndr)".

FUTURO "Adesso comincio a vedere le partite anche dal punto di vista tattico, prima non ci pensavo mai, adesso sì. Chissà in futuro magari faremo uno staff tecnico dei fratelli Manocosu: Marco fa l'allenenatore, io il secondo, lascio a lui responsabilità e interviste (ride ndr)".

Vittorio Damiani
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