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Eccellenza A
Paceco, presid. Marino a GS.it: ‘’Faccio chiarezza su cessione titolo, problemi stadio, Terlizzi...’’

Paceco, presid. Marino a GS.it: ‘’Faccio chiarezza su cessione titolo, problemi stadio, Terlizzi...’’


Le esclusive di Goalsicilia.it-Il patron del rossoargento.

Tante voci, tanti rumors, ma poca chiarezza sulla possibile cessione del titolo di Serie D del Paceco. Abbiamo cercato di trovarne un po’ sentendo Salvatore Marino, presidente dei rossoargento. Queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Presidente, partiamo dalla base. È vero che avete ricevuto parecchie richieste per il titolo?

“Verissimo e ti dico anche che ho incontrato qualcuno di questi interlocutori. Per correttezza, non c’è nulla di male a fare quattro chiacchiere, bene o male in questo mondo siamo tutti amici. Ma, e sottolineo ma, non c’è mai stata la volontà da parte nostra di cedere il titolo o di spostarci”.

Quindi escludi totalmente questa possibilità?

“In questo momento la escludo. Anche perché se cedessi questo titolo, ad oggi, significherebbe voler abbandonare il mondo del calcio. Ribadisco, attualmente non c’è nessuna possibilità di dare questo titolo”.

Sei arrabbiato...

“Ma sì, anche perché ho sentito troppe voci. Per farti un esempio sembra come quei ragazzi che dicono ‘Sono mezzo zito’. Tu chiedi ‘mezzo’ in che senso e lui ti risponde ‘Nel senso che ancora lei non lo sa’ (ride, ndr)”.

Si può dire con chi hai avuto contatti?

“Beh la situazione Marsala era sulla bocca di tutti. Avevamo anche un mezzo accordo con Bonafede, ma già nella scorsa stagione è saltato tutto. Ho letto anche di Alcamo, di Mazara. Insomma, ribadisco ancora una volta questo titolo non si sposta”.

Quali erano le situazioni economiche?

“Beh, non lo scopro certo io oggi, ma in giro i soldi sono pochi. C’è gente che vorrebbe fare progetti, ma con le parole siamo tutti ricchi Si spera sempre negli incassi importanti, nelle sponsorizzazioni, ma soldi reali e sicuri ne girano davvero pochi”.

Quindi ad oggi non cambierà nulla: il Paceco farà la D...

“Ad oggi Paceco rimane a Paceco. Il nostro unico problema in questo momento è il campo”.

In che senso?

“I lavori per il nostro stadio andranno un po’ per le lunghe”.

Giocherete al Provinciale no?

“È un discorso aperto. Ho incontrato la signora Morace che mi ha dato l’ok per l’iscrizione e per qualche partita, ma non per tutta la stagione. Sento l’Amministrazione Comunale quasi giornalmente per vedere come accelerare i tempi. Anche perché questa situazione ci crea anche problemi economici. Per esempio per quanto riguarda la cartellonistica che di solito poniamo allo stadio”.

Ti sei lamentato parecchio di queste voci di possibile cessione del titolo...

“Ma sì, anche perché qualche sponsor con cui abbiamo già avuto contatti, ovviamente mi ha chiamato per chiedermi delucidazioni su questi rumors. Voglio uscire fuori da questo casino una volta e per tutte e risolvere al più presto il problema  dello stadio che, credimi, non mi fa dormire la notte”.

Hai detto che avreste il Provinciale per qualche gara...

“Intanto premetto che avrò un altro incontro con il Trapani per chiarire questa situazione e vediamo come si evolve. Il Provinciale è in concessione alla società granata, quindi i miei unici interlocutori sono loro. Giocare là comunque non mi dispiace, perché magari potrebbe venire a vederci qualcuno della provincia. Un po’ come già successo col Troina dove siamo arrivati a circa 1.000 spettatori”.

E se un giorno il Trapani ti dice “Basta, non puoi giocare più qua”. Che fai?

“Intanto ti ribadisco che ci dobbiamo incontrare nuovamente, quindi cercheremo di capirne di più. La scadenza dei termini per la documentazione è il 12 luglio, vedremo. Magari ci spostiamo in qualche impianto vicino come Marsala”.

Faccio un’ipotesi. I lavori al ‘Mancuso’ si prolungano, il Trapani ti dà l’ok solo per poche gare. Questo potrebbe essere motivo di cessione del titolo?

“No, neanche questo. Se mi dovessi rendere conto che, per cause di forza maggiore, non abbiamo neanche uno stadio per fare la D, allora iscriverei la squadra in Eccellenza. Ribadisco però che è un’ipotesi molto ma molto remota, giusto considerarla ma è difficilissima”.

In questo caso, non è fattibile uno scambio di titoli con una società di Eccellenza che così farebbe la D?

“No, non ci sono i tempi e neanche la nostra volontà perché decadrebbe la società e quindi la concessione che abbiamo del ‘Mancuso’. Per questo dico che malissimo che vada iscriverei la squadra all’Eccellenza, così da evitare di buttare via il lavoro di anni sul nostro Settore giovanile”.

Qualche domanda dal punto di vista tecnico te la devo fare. Paceco in D: obiettivi?

“Ovviamente il mantenimento della categoria ma soprattutto la possibilità di lanciare tanti giovani”.

Allenatore?

“Al 90% dovrebbe restare mister Mazzara, ma ci siederemo la prossima settimana per valutare insieme se le nostre strade possono camminare a braccetto”.

Dal punto di vista dei giocatori?

“Abbiamo tutto in stand-by. Ovviamente c’è già qualche idea su chi confermare e chi no, ma non c’è stato ancora nessun incontro con loro. Dal 1° luglio cominceremo a pensare anche alla rosa”.

Tu l’hai smentito, io te lo chiedo: Terlizzi?

“Quello che è uscito finora è un mix di bufale. Lui è a Trapani per fare il corso d’allenatore, hanno utilizzato il nostro campo per dei lavori e ci siamo incontrati così. Siamo andati a prendere qualche caffè insieme ma senza fini lavorativi, magari qualcuno ci ha visti e ha lanciato la notizia che attualmente non ha fondamento”.    

Però sarebbe un bel colpo...

“Sono consapevole che farebbe piacere ai nostri tifosi, alla società e credo che anche al ragazzo non dispiacerebbe venire da noi, se non dovesse trovare una categoria superiore. So che vive a Palermo, ha una scuola calcio a Bagheria e vuole bene alla città di Trapani. Comunque non c’è nessuna trattativa”.

Volendo però una chiacchierata si potrà fare...

“È un ragazzo che stimo. Penso che può aspirare ancora ad una Lega Pro, ma potrebbe anche fare una scelta come Barraco o Lo Bue. Nel senso che per stare vicino casa si allenavano con noi e alla fine li abbiamo tesserati, trovando un accordo che non svenasse noi ma che allo stesso tempo lasciava contenti loro. Ribadisco che ad oggi non c’è nulla, in futuro vedremo...”. 

Dario Li Vigni
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