Mazara, Palazzo a GS.it: ‘’Orgoglioso di essere capitano qui. Obiettivo salvezza, poi mantenere base’’

È una delle pedine più importanti, non ce ne vogliano gli altri, del Mazara già da qualche anno e domenica scorsa ha festeggiato le 100 presenze. Parliamo di Raffaele Palazzo, capitano e uomo simbolo della truppa gialloblù. Queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Raffaele, prima domanda d’obbligo. Come si fa in queste categoria ad accumulare ben 100 presenze con un’unica maglia?

“Supponi bene, è difficile, perché spesso le società non sono sane o non c’è una programmazione. Fin dall’inizio Mazara mi ha colpito, sia come ambiente che come tifoseria. Per me in Eccellenza non c’entra nulla, ma anche in serie D o in altre categorie sarebbe una piazza che non ha rivali. Ho cominciato ad amare questa maglia ed è per questo che ogni anno c’è stato il mio ritorno”.

Dimmi tre persone cui dedicare questo traguardo...

“Sicuramente mia moglie, altrimenti mi picchia (ride, ndr). Scherzi a parte è una delle persone più importanti e determinanti della mia vita. Poi a tutta la mia famiglia, perché mi ha trasmesso degli importanti valori e dei sani principi su cui credere. Infine a tutto l’ambiente mazarese, con dei tifosi splendidi che anche domenica hanno fatto un gesto bellissimo”.

A proposito di gesto bellissimo, entri in campo, vedi lo striscione e...

“Sinceramente all’inizio non me ne ero accorto, perché ero alle prese con la premiazione, visto che il presidente mi ha omaggiato di una targa ed una maglia celebrativa col numero 100. Poi lo speaker mi ha invitato a girarmi verso la curva e c’era scritto ‘100 volte grazie’, credimi un’emozione indescrivibile, un fuoco dentro. In quel momento ho capito ancora una volta della fortuna che ho nel portare la fascia da capitano”.

Domenica grande vittoria con la Folgore che non è di certo un avversario semplicissimo...

“Se dobbiamo considerare tutte le azioni e le ripartenze che abbiamo sprecato, sicuramente il punteggio sarebbe potuto essere più rotondo del 2-0. L’importante è avere vinto, non tanto perché c’era la Folgore, ma in ottica salvezza visto che sono tre punti preziosi. Dulcis in fundo aver regolato una delle prime della classe ti dona una soddisfazione in più”.

La traversa ti ha rovinato una giornata che sarebbe stata perfetta...

“Beh sì, peccato. Sarebbe stata la ciliegina sulla torta. La partita è stata a senso unico, il nostro Di Carlo non ha fatto una sola parata. Abbiamo imposto il nostro gioco come ci chiede mister Modica”.

L’entusiasmo e la sapienza del presidente Franzone, le capacità tecnico-tattiche di mister Modica, un capitano come Palazzo e tanti altri bravi giocatori, domenica c’era anche il pubblico delle grandi occasioni. Che ci fate là sotto?

“Bella domanda (ride, ndr). Purtroppo l’annata è partita malissimo, con una situazione societaria pessima. Poi è arrivato il presidente Franzone, ma a liste chiuse, quindi ci siamo portati dietro inizialmente gli strascichi dell’avvio. Imparare il calcio di mister Modica non è semplice, come e giusto che sia lavoriamo bene e tanto in settimana, ci tratta da professionisti. Adesso abbiamo assimilato tutti i meccanismi, quando facciamo gol si capisce bene che sono schemi provati e riprovati in settimana. Partita dopo partita siamo cresciuti e adesso ne stiamo raccogliendo i frutti”.

La cosa che fa impressione della vostra squadra è che, pur cambiando alcuni calciatori di gara in gara, il modo di giocare resta lo stesso tra tattiche e movimenti in campo...

“Il mister non lavora solo con 11 giocatori ma con tutta la rosa. Ci ha trasmesso un’anima di squadra ed è giusto che tutti siano preparati quando chiamati in causa. La nostra forza è proprio il gruppo, abbiamo buoni singoli ma rendiamo al meglio quando ci muoviamo come un unico blocco”.

Fine stagione, il presidente ti chiama e ti dice “Raffaele voglio confermarti e voglio che mi indichi tre giocatori da confermare”. Che rispondi?

“Sinceramente penso che debbano rimanere tutti. L’errore di tante società ogni anno è quello di distruggere e ricostruire, a volte non bene. Il presidente Franzone ha un progetto, vuole costruire qualcosa di importante, è normale che sarebbe un’ottima far partire tutto dalla base solida che abbiamo attualmente. Magari puntellando con qualche altro giocatore che ci faccia fare il salto di qualità. Ovviamente è il mio pensiero”.

Quest’anno avete vinto solo in una occasione due gare di fila ed una delle due era il Terranova, con tutto il rispetto. Cosa vi è mancato?

“È difficile. Forse siamo stati anche un po’ sfortunati. Dopo una vittoria abbiamo giocato a Marsala trovando una squadra che ancora stava lottando con unghie e denti. Poi Castelbuono e c’era un campo, non dico pessimo ma di più, perché aveva piovuto tanto. Per una squadra che gioca palla a terra era complicato fare bene ed abbiamo preso gol sull’unico loro tiro in porta e io ho anche sbagliato un rigore. Queste due gare ci hanno tagliato le gambe”.

Avete 37 punti ed una salvezza tutta da conquistare. Restano tre gare da giocare, l’obiettivo mi dirai che è vincerle tutte. Realisticamente quanti punti basterebbero?

“Credimi, non ne ho la più pallida idea perché è un campionato strano. Credo che 42 punti darebbero una sicurezza importante, ma per stare tranquilli meglio farne di più. Il nostro obiettivo è centrarne 9 ovviamente”.

Domenica fate visita al Mussomeli che non può permettersi passi falsi così come voi...

“Partita molto difficile, ma a noi purtroppo servono i tre punti. Sarà una partita tostissima, loro hanno fame di punti. Mi aspetto una squadra agguerrita che lotta palla su palla, ma posso garantirti che noi non saremo da meno”.

Ovviamente l’obiettivo è restare a Mazara anche il prossimo anno...

“Ovviamente sì, senza neanche mezzo dubbio”..

Si ringrazia per disponibilità e professionalità l'ufficio stampa nella figura di Piero Campisi.