Mussomeli, Panepinto a GS.it: ‘’Con Alcamo si decide nostro campionato. Play out Campofranco...’’

È sempre tra i trascinatori della sua squadra e se raggiungeranno la salvezza una fetta di merito spetta anche a lui. Parliamo di CosimoPanepinto, capitano e uomo simbolo del Mussomeli, che sta cercando di rimanere aggrappato alla categoria con le unghia e con i denti. Queste le sue parole in esclusiva a Goalsicilia.it.

Cosimo, vittoria preziosissima con il Licata. Com’è andata?

“È andata bene perché abbiamo vinto, ma è stata sofferta, anto sofferta, sono davvero una squadra rognosa. Non era facile segnare perché per loro il pareggio sarebbe stato un ottimo risultato. In queste categorie i calci piazzati fruttano la maggior parte delle reti, abbiamo avuto tre corner di fila e uno di questi per fortuna ci è andato bene. Poi siamo stati bravi a tenere il risultato fino alla fine”.

Fino a qualche settimana fa il vostro tentativo di salvezza sembrava insperato, oggi è fattibile. Cosa è cambiato?

“Diciamo che siamo sempre sulla stessa scia. A noi ha tagliato le gambe la sconfitta di Castelbuono, perché se avessimo pareggiato con quel punticino in più già saremmo più tranquilli. Anche adesso ti dico che è dura ottenere la salvezza diretta. Sarebbe stato diverso se avessi ottenuto uno o due pareggi in più fuori casa, avremmo due punti in più noi e alcuni in meno le nostre avversarie”.

Avete raccolto tre sconfitte di fila fuori casa, domenica giocherete ad Alcamo. L’inversione di rotta è necessaria...

“Sulla carta loro hanno da chiedere poco o nulla a questo campionato, però nessuno regala nulla a nessuno. Dovremo giocarci la partita a mille. Se facciamo risultato allora ci giochiamo davvero la salvezza diretta. Non è facile, siamo tante squadre molto vicine. Fuori casa facciamo fatica, sono sincero, sembriamo un’altra squadra rispetto a quando giochiamo tra le nostra mura. Ora occorre la svolta, perché secondo me domenica si decide il campionato, si romperanno gli equilibri”.

Ad oggi siete a 33 punti, il calendario però non è certo semplicissimo. Che percentuale dai di possibilità salvezza diretta?

“Non lo so (ride, ndr), non sono bravo nei pronostici. È difficile, penso ad oggi 30/40% ma tutto dipende da domenica ad Alcamo, se facciamo risultato la percentuale sale di tanto. Stiamo facendo di tutto per centrare la salvezza diretta, ma se le cose dovessero andare male faremo il possibile per giocare il play out in casa. Ci sono 12 punti a disposizione, se li facciamo tutti secondo me ci salviamo tranquillamente, già addirittura 10 potrebbero non bastare”.

Facendo i dovuti scongiuri, chi non vorresti incontrare ai play out?

“Sicuramente l’Atletico Campofranco. Parlando con i dirigenti dicevo che, se proprio dovessimo incontrare loro, prima della partita porteremo gli organi in ospedale. Se vinciamo ce li andiamo a riprendere, se non dovessimo vincere gli diremmo di venderli (ride, ndr). È una partita troppo sentita, tanto dalle tifoserie, quanto dalle società e da noi giocatori stessi. Per carità, ci sono altre squadre pericolose, il Favara o il Licata stesso, il Mazara invece secondo me si tirerà fuori. Insomma adesso non vogliamo pensarci, ma daremo il massimo per mantenere la categoria contro chiunque”.

Per chi fai il tifo per la vittoria finale invece?

“Ho tanti amici a Paceco, tanti ragazzi con cui ho giocato in passato, quindi tifo per loro. Non me ne vogliano assolutamente quelli del Troina o delle altre. Come organizzazione di squadra e società i rossoblù ennesi meritano la D, ma il Paceco anche, per tutto quello che ha fatti negli ultimi anni. Gente come Parisi, Bognanni, Scarpitta, Terranova, Agate, D’Aguanno, giusto per citare qualcuno, stramerita la D e non posso non fare il tifo per loro”.