
Come riportato dalla Gazzetta del Sud, identità sociale, tradizione e visione futura tornano a incontrarsi al campo di calcio “Pietro Gangemi” di Torregrotta, appena riqualificato. Non un semplice terreno di gioco, ma un luogo simbolo delle conquiste sportive della comunità torrese e del comprensorio.
I lavori di adeguamento sono stati completati e la cerimonia ufficiale di inaugurazione è fissata per il 19 dicembre, annunciata come un giorno di festa e partecipazione per l’intero territorio.
Il progetto di restyling ha trasformato la struttura in un centro sportivo moderno e funzionale, adatto non solo all’attività agonistica ma anche come polo per eventi e iniziative aggregative al servizio della cittadinanza. Il campo è utilizzato dall’Asd Torregrotta 1973, impegnata nel campionato di Promozione e con un ampio settore giovanile, e dalla prima squadra del S.P. Torregrotta, militante in Prima categoria.
L’intervento ha riguardato il rifacimento e l’adeguamento del manto in erba sintetica, preceduto dalla realizzazione di nuove canalette in cemento per la raccolta delle acque piovane, un nuovo impianto di drenaggio e irrigazione, oltre alla sistemazione delle aree esterne. Rientrano nel progetto anche la raccolta e la regimentazione delle acque meteoriche esterne.
Si tratta di un obiettivo concreto centrato dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nino Caselli, in sinergia con l’assessore allo Sport Raffaele Nastasi. Il percorso di rinnovamento era stato avviato e portato a compimento dall’attuale Esecutivo. Progettista dell’opera è l’ingegnere Salvatore Ballì, responsabile unico del procedimento e direttore dei lavori l’ingegnere Pietro Anastasi, mentre direttore tecnico di cantiere per l’impresa appaltatrice “Fratelli Anastasi srl” è il geometra Vincenzo Saija. L’importo complessivo dei lavori è pari a 692.451,24 euro.
In occasione delle festività natalizie e dell’apertura del nuovo manto, l’amministrazione ha organizzato per il 28 dicembre una partita con le vecchie glorie torresi.
La società Asd Torregrotta 1973, guidata dal presidente Nino Arizzi, ha espresso pieno apprezzamento per l’intervento, ritenendolo un investimento strategico per la socialità locale e per l’intero movimento sportivo, già profondamente radicato e riconosciuto dalla comunità rossoblù. Secondo il club, la ripresa delle attività rappresenta un momento di condivisione, di ritrovata vicinanza con i tifosi nella propria casa sportiva e di crescita per tutte le squadre e il vivaio.
Un quadro — sottolinea ancora la Gazzetta del Sud — che restituisce alla comunità un impianto rinnovato, pronto a diventare il cuore pulsante dello sport torrese.
