“Torno in serie A dopo il doping” | Il giocatore firma in Italia: squalifica scontata e nuova avventura

97
Palla Serie A (LaPresse) www.goalsicilia.it

Il calciatore pronto a tornare protagonista nel nostro campionato dopo il lungo stop per la positività al doping.

Nello sport, anche nel calcio, il doping è una questione delicata che ha visto diversi atleti di alto profilo prima squalificati ma poi reintegrati dopo avere scontato la pena. Le squalifiche, seppur penalizzanti, non hanno impedito a molti di loro di riprendere l’attività con egregio successo. L’attuale allenatore del City, Pep Guardiola, quando era ancora un calciatore fu squalificato per presunto uso di nandrolone nel 2001 durante la sua esperienza con la maglia del Brescia. Nonostante l’accusa, Guardiola tornò in campo e conosciamo bene quanto successo abbia avuto la carriera di allenatore. Il talentuoso Adrian Mutu, attaccante rumeno che in Serie A è stato protagonista con la Fiorentina, nel 2004 è risultato positivo alla cocaina quando giocava nel Chelsea. Il fantasista dopo la squalifica tornò in campo dimostrando ancora il suo valore.

Non sono mancati casi di doping anche tra calciatori italiani, per esempio Davide Possanzini, che ha iniziato questa stagione alla guida del Mantova in B, venne squalificato nel 2010 ma continuò a giocare dopo lo stop con ottimi risultati. L’argentino Juan Sebastian Veron, negli anni ‘90 fu squalificato per l’uso di diuretici vietati, tornò in campo e fu protagonista tra le altre con le maglie di Parma, Lazio e Inter.

Discorso inverso per Samir Nasri, ex talentuoso centrocampista tra le altre di Arsenal e Man City, che nel 2018 fu squalificato a causa di una terapia endovenosa vietata. Tornò a giocare in Belgio nell’Anderlecht con risultati modesti. Stesso destino per Abel Xavier, trovato positivo agli steroidi quando era protagonista nel Liverpool, al rientro in campo proseguì la carriera in club minori prima del ritiro.

Dopo la squalifica concluse la carriera ad alti livelli Fernando Couto, centralone portoghese ex Lazio tra le altre, squalificato nel 2001 per nandrolone. Anche il francese Mamadou Sakho venne squalificato nel 2016 per presunto doping, ma fu successivamente assolto e riprese a giocare con ottimi risultati.

Pogba fermo da più di un anno

Paul Pogba è attualmente squalificato per doping a causa della positività riscontrata dopo Juventus-Udinese nell’agosto 2023. La squalifica iniziale era di quattro anni, ma è stata ridotta a 18 mesi, permettendogli di tornare a giocare a partire da marzo 2025.

La riduzione della pena gli consentirà di allenarsi già da gennaio 2025. Tuttavia, il futuro del centrocampista francese non è ancora definito, sembra quasi certo che non resterà in Italia. L’ex United potrebbe tentare l’avventura in MLS o nel campionato saudita, ma suonano per lui anche sirene dalla Premier e dalla Liga.

Papu Gomez (LaPresse) www.goalsicilia.it

“Voglio giocare ancora in Italia”

E se Pogba andrà quasi certamente via, vuole essere ancora protagonista in Serie A Alejandro “Papu” Gomez. Il fantasista argentino, per anni elemento di spicco dell’Atalanta, aveva tentato l’avventura al Siviglia prima e al Monza poi, prima di essere fermato per doping.

Al giornale “Eco di Bergamo” Papu aveva dichiarato: “La mia squalifica scade nel 2025, ma anche se ho 36 anni non sono pronto per smettere. Voglio giocare in Italia, in un posto dove la mia famiglia possa vivere bene, che sia Serie A o Serie B non importa. Mi sto continuando ad allenare per essere già pronto al rientro in campo“.