Ospite di “Antenna giallorossa” su Rtp, l’ex attaccante del Messina, Vittorio Torino, ha spiegato:

“I tifosi del Messina sono sempre nel mio cuore e quella maglia, una volta che lo indossi, non viene via dalla pelle. Il derby con il Catania di sabato mi ha ricordato l’importanza di quelle sfide davvero sentite: sapevo la valenza che aveva per la gente e anche per me contava tantissimo. Mi ricordo le gare del primo anno in C2: al “Celeste” fui espulso e pareggiamo; al ritorno ci giocammo la promozione e fu una partita stupenda in un “Cibali” strapieno, ma che perdemmo. E poi ricordo un quarto di finale di Coppa Italia nel 1999: passammo il turno ai rigori e ci sentivamo come se avessimo vinto chissà che cosa”.

“Ancora oggi quando si parla del Messina mi emoziono e mi viene la pelle d’oca. Sono stati gli anni più belli della mia carriera, indimenticabili, perché a Messina, se dai tutto quello che hai, ricevi ancora di più. Il momento più bello? Ce ne sono tanti. Il primo gol, che non si dimentica mai, ad Acireale in Coppa Italia e la corsa sotto la curva dove c’erano i nostri tifosi. Ricordo anche il gol e la vittoria di Palermo dopo 42 anni, ma il più bello, oltre alla promozione in C1 dopo la delusione dell’anno prima, è la finale playoff con il Catania che ci permise di andare in B. Venivamo dalla partita di Avellino e per me fu una liberazione, una sofferenza scacciata via con quella grande gioia”.