Il calcio siciliano tra crescita, ambizioni e il progetto dell’Athletic Club Palermo
Il calcio in Sicilia continua a essere un mix di tradizione e rinnovamento, tra club che puntano alla promozione e nuove realtà che lavorano per costruire basi solide. Umberto Calaiò, figura di spicco del panorama calcistico siciliano, ha vissuto il mondo del pallone da più prospettive: prima in campo come portiere, poi fuori dal rettangolo di gioco nei ruoli di allenatore, osservatore, agente FIFA, direttore sportivo e dirigente.
La sua carriera è stata affiancata da una solida formazione accademica, con due lauree in Economia e Management dello Sport e in Scienze e Servizi Giuridici per le Imprese, che gli hanno permesso di ampliare le sue competenze nella gestione del calcio professionistico e dilettantistico.
Dalla carriera sul campo alla gestione fuori
«Mio padre ha trasmesso a me e mio fratello l’amore per il calcio. Da bambino sognavo di diventare calciatore e, anche se ho smesso a 27 anni, ho poi trovato la mia strada fuori dal campo. Ho iniziato a lavorare come agente FIFA nel 2002, mentre già dal 1998 avevo ottenuto il patentino da allenatore e guidavo la Panormus» racconta Calaiò.
Un percorso che ha toccato diverse aree del mondo del calcio, dal settore giovanile alla gestione contrattuale dei giocatori: «Credo molto nella formazione. Ho iniziato come preparatore dei portieri e poi, grazie agli studi, mi sono dedicato alla gestione dei calciatori sotto il profilo contrattuale. Tra i progetti che ho ideato ci sono ‘Equipe Sicilia’, per i calciatori senza contratto, ed ‘Extra’, pensato per i giovani extracomunitari. Esperienze che mi hanno permesso di crescere e lavorare con professionalità diverse».
Athletic Club Palermo, un modello di crescita
Oggi Calaiò ricopre il ruolo di direttore generale dell’Athletic Club Palermo, una realtà che punta a costruire un modello di calcio sostenibile e di valorizzazione del talento locale.
«Stiamo lavorando su un progetto che unisce crescita infrastrutturale, organizzativa e sportiva. Il nostro obiettivo è migliorare il club sotto ogni aspetto, a partire dal settore giovanile. Vogliamo consolidarci e guardare oltre l’Eccellenza, costruendo un percorso solido e sostenibile» spiega.
L’Athletic Club Palermo si pone come punto di riferimento nel calcio dilettantistico siciliano, investendo su strutture e giovani calciatori con l’intento di creare una realtà solida nel tempo.
La valorizzazione dei giovani nel calcio italiano
Uno dei temi più delicati nel calcio nazionale è la crescita dei talenti. «Oggi molte società puntano esclusivamente al profitto, trascurando gli investimenti sui giovani. L’Italia ha nazionali giovanili che vincono, ma fatica a far emergere i talenti nei club di Serie A e B. Le seconde squadre potrebbero essere una soluzione, ma spesso si vedono più stranieri che italiani. Per questo motivo, consiglio ai giovani calciatori di guardare anche all’estero» sottolinea Calaiò.
Anche nelle serie minori, il problema è evidente: «L’obbligo degli under nei campionati dilettantistici ha dato più opportunità ai giovani, ma molte società lo rispettano solo per regolamento, senza credere davvero nel loro sviluppo. Ci sono pochi club che investono con convinzione nel talento».
Palermo, tra playoff e ambizioni di risalita
Il Palermo sta affrontando una stagione altalenante, ma l’obiettivo resta la qualificazione ai playoff di Serie B.
«I rosanero hanno le carte in regola per qualificarsi, ma molto dipenderà da come arriveranno a livello fisico e mentale. I nuovi acquisti dovranno colmare il gap con le squadre più attrezzate» analizza Calaiò.
In Serie C, il Catania sta cercando di affermarsi in zona playoff grazie a una società solida e un allenatore esperto, mentre il Trapani ha vissuto una stagione difficile per via dei continui cambi in panchina. Il Messina, invece, lotta per la salvezza e spera di risollevarsi grazie agli innesti del mercato invernale.
In Serie D, il duello per la promozione è tra Siracusa e Reggina, le due squadre che stanno dominando il girone. «Sono le uniche con il potenziale per reggere questi ritmi fino alla fine» spiega Calaiò. Sul fronte salvezza, l’Akragas è in difficoltà, mentre Licata e Sancataldese cercheranno di strappare la permanenza nella categoria.
Il futuro del calcio siciliano
L’analisi di Calaiò evidenzia un calcio siciliano ricco di potenzialità, ma ancora lontano dalla stabilità necessaria per competere ad alti livelli. «Il Palermo ha una grande opportunità con i playoff, ma dovrà sfruttarla al massimo. Nel frattempo, servono investimenti più mirati nei settori giovanili per garantire una crescita concreta del movimento calcistico nell’isola».
Con squadre che lottano per il salto di categoria e altre che costruiscono un futuro più strutturato, il calcio siciliano continua la sua evoluzione tra ambizioni, sfide e la necessità di una programmazione sempre più solida.