Gela: dirigenti biancazzurri aggrediti da ultras dell’Acireale-Il comunicato del club

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Secondo quanto riportato dalla pagina Facebook del Gela, la dirigenza b

Secondo quanto riportato dalla pagina Facebook del Gela, la dirigenza biancazzurra sarebbe stata aggredita da un presunto gruppo di ultras dell’Acireale nei pressi di Villa San Giovanni. Questo il comunicato del club gelese:

Davanti a tale violenza non potevamo di certo tacere. La notte, invece, porta consiglio ed è per tale ragione che abbiamo atteso diverse ore prima di esprimere la nostra ferma condanna davanti a certi episodi. Abbiamo fatto sbollire la rabbia prima di esprimere un giudizio frettoloso e che, per l’appunto, poteva essere dettato dalla rabbia. A mente serena, cosi, e non per fare del vittimismo e nemmeno per puntare il dito contro qualcuno, sentiamo tuttavia il DOVERE di condannare con fermezza il vile assalto compiuto ieri sera nei pressi di Villa San Giovanni ai danni della dirigenza biancazzurra da parte di un nutrito gruppo di ultras dell’Acireale. Una violenza inaudita che ha devastato il pulmino su cui viaggiava il presidente ed altri componenti del club gelese, che ha comportato il ferimento del conducente e che, considerata la presenza anche di alcuni adolescenti a bordo, poteva trasformarsi in ben altro. Un agguato in piena regola, spropositato e premeditato, con tanto di spranghe e quant’altro. Una violenza che nulla c’entra con quella rivalità calcistica fatta da semplici sfottò e cori. Una tranquilla domenica di sport che si sarebbe conclusa con il peso di una sconfitta immeritata a Vibo ma anche con la consapevolezza di aver ricevuto un trattamento davvero ospitale e gentile da parte della dirigenza calabrese. Una domenica, invece, che è terminata con il pessimo ricordo di gente che con lo sport non ha nulla a che vedere e con la decisione, ferma e irrevocabile, di presentare nelle prossime ore un dossier agli organi competenti affinché venga fatta luce su quanto accaduto con la speranza che vengano al più presto presi seri provvedimenti e che tali episodi non accadano mai più“.