MESSINA – Parole chiare, pronunciate con lucidità e senso di responsabilità. Vincenzo Garofalo, tra i protagonisti silenziosi della risalita del Messina, non si nasconde:
«Penso solo a salvare il Messina sul campo», ha dichiarato ai microfoni della Gazzetta del Sud, alla vigilia del doppio confronto playout contro il Foggia.
Garofalo è diventato, nel corso del girone di ritorno, una colonna imprescindibile per il gruppo biancoscudato. Dopo un inizio di stagione complicato, anche a causa dell’andamento altalenante della squadra, è stato proprio lui a rilanciarsi con l’arrivo del nuovo allenatore e la rivoluzione tecnica di febbraio.
Duttilità e spirito di sacrificio
L’ex Brescia ha totalizzato 36 presenze stagionali, di cui 31 da titolare, per un totale di 2678 minuti in campo. Numeri che parlano di continuità, ma anche di versatilità: mezzala, esterno alto, incursore, persino terzino sinistro, sempre con equilibrio, corsa e intelligenza tattica. E poi ci sono i tre assist consecutivi per Luciani tra le sfide con Foggia e Juventus Next Gen, che lo hanno consacrato uomo-chiave negli ultimi metri.
«È stato un anno pieno di sofferenze – racconta Garofalo – ma ora si azzera tutto. Davanti abbiamo due partite che valgono una stagione intera. E il Foggia che affronteremo sarà una squadra diversa rispetto al ritorno di campionato».
Clima playoff, città in fermento
Sabato, alle 15, il fischio d’inizio della gara d’andata al “Franco Scoglio” aprirà ufficialmente le “finali” salvezza. Oggi pomeriggio, intanto, l’abbraccio della città: il Messina svolgerà un allenamento a porte aperte al Marullo, con la partecipazione dei tifosi organizzati.
«Sappiamo che ci sarà una cornice importante – ha detto Garofalo – e il nostro pubblico potrà davvero essere il dodicesimo uomo in campo. A Foggia ci aspetta un ambiente caldissimo, ma siamo pronti».
Foggia nel cuore, ma il presente è biancoscudato
Garofalo ha vissuto due stagioni a Foggia tra il 2020 e il 2022, una delle quali sotto la guida di Zdenek Zeman, che definisce «la più bella della mia carriera». Ma il pensiero oggi è rivolto solo al Messina.
«Foggia resta una tappa indimenticabile, ma adesso il mio unico pensiero è questo gruppo e questa maglia. Vogliamo chiudere la stagione con la salvezza sul campo. Lo meritiamo noi e lo merita questa città».