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‘’C’era una volta in Sicilia’’: quando a Palermo gli esoneri funzionavano...

‘’C’era una volta in Sicilia’’: quando a Palermo gli esoneri funzionavano...


Amarcord siciliano. Oggi torniamo indietro di circa 15 anni, quando nel 2001 Palermo, Messina e Catania erano protagoniste in serie C.

13 Maggio 2001, probabilmente è questa la data che segna l’inizio del decennio più prolifico nella storia del calcio siciliano. Palermo, Messina e Catania giocano da protagoniste il campionato di Serie C, dopo anni di purgatorio sembra proprio l’anno buono per rivedere una squadra isolana in serie B.

Il Palermo, sotto la proprietà di Franco Sensi, storico presidente della Roma, costruisce un’autentica corazzata per la categoria: Cappioli, Bombardini, Brienza, La Grotteria, Sicignano sono solo alcuni dei nomi che la squadra rosanero ha a disposizione quell’anno. Giuliano Sonzogni in panchina e un entusiasmo che la piazza sembra aver ritrovato dopo una retrocessione (mai avvenuta per ripescaggio) e una semifinale play off persa con il Savoia.

Tutto sembra filare liscio per il Palermo che naviga a vele spiegate verso la B con il Messina e il Catania che da lontano guardano rassegnate a cercare solo il miglior piazzamento per i play off.

Ma a Palermo qualcosa si rompe, in poche giornate i rosanero dilapidano gli 8 punti di vantaggio che avevano accumulato sul Messina vedendosi agganciati dai peloritani a 3 giornate dalla fine, serve una scossa ed è delle più sorprendenti, il presidente D’Antoni d’accordo con la famiglia Sensi esonera Sonzogni e chiama EzioSella vice di Capello alla Roma. Sembra una mossa disperata e il preludio all’ennesimo dramma sportivo a tinte rosanero. Il Palermo vince a Nocera la penultima giornata nei minuti finali con un gol di Altobelli ma il Messina stende facilmente il Savoia, è tutto rinviato all’ultima giornata.

E rieccoci al 13 Maggio 2001 lo spartiacque del decennio d’oro del calcio siciliano, in 90 minuti Palermo e Messina si giocano la promozione in serie B. Il Palermo ospita l’Ascoli già sicuro dei play off, il Messina va al Partenio di “Avellino” con i biancoverdi anch’essi sicuri di partecipare agli spareggi promozione, la settimana che accompagna l’ultima giornata è incandescente si rinfocolano le accuse del vulcanico e compianto presidente del Messina Aliotta nei confronti del Palermo di ricevere “favori” da parte della lega per vincere il campionato. Finalmente arriva la Domenica e la parola viene data al campo, per essere promosso il Palermo deve sperare di fare un risultato migliore dei peloritani, allo stadio sono in 30mila in quel pomeriggio piuttosto caldo e almeno in 20mila hanno le cuffie, gli occhi alla Favorita le orecchie al Partenio.

Il Palermo parte forte e spinge il piede sull’acceleratore, al sedicesimo minuto Montalbano fa una discesa dalla destra crossa in mezzo la palla attraversa l’area e va a finire sui piedi di Maggiolini, fino a quel momento un comprimario che con Sonzogni aveva anche trovato poco spazio, sinistro secco a incrociare, rete e “La Favorita” esplode.

A Palermo la partita praticamente finisce ed inizia una spasmodica attesa per avere notizie da Avellino. I minuti passano e al Partenio il Messina è ancora inchiodato sullo 0-0 mancano pochi minuti e adesso La Favorita ci crede, prepara la festa, l’arbitro fischia e tutte le orecchie sono ad Avellino.

Quello che stiamo per raccontare non è frutto di un romanzo di Stephen King o della fantasia di chi scrive, ma sono quei momenti di rara magia che solo lo sport sa dare.

Ad Avellino è il novantesimo minuto e i tifosi del Messina hanno ormai perso le speranze, Sportillo entra in area viene trattenuto ed è rigore per il Messina, Vittorio Torino prende in mano il pallone e va dal dischetto ha il pallone della B nei piedi, la costa tirrenica della Sicilia è tutta con il fiato sospeso, Torino va dal dischetto, il rigore viene parato da Sansonetti ma non è finita, sull’azione seguente Caridi scappa via in contropiede e segna, l’Avellino passa in vantaggio al Messina rimane l’amaro in bocca di chi ha sfiorato il cielo con un dito, a Palermo è tripudio per chi è andato all’inferno ed è tornato, grazie alla cura Sella e alla folle scommessa di D’Antoni e Sensi. Palermo in B, Messina e Catania ai play off…

Tancredi Buscemi

Redazione Goalsicilia
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