Logo Goalsicilia
Serie C C
Rufini a GS.it: “Nel calcio non basta vincere. Juve Stabia può battere Catania. Raffaele simbolo di novità e coraggio“

Rufini a GS.it: “Nel calcio non basta vincere. Juve Stabia può battere Catania. Raffaele simbolo di novità e coraggio“


Le esclusive di Goalsicilia.it-Il tecnico ex Milazzo

Ex giocatore e simbolo della Juve Stabia, un trascorso importante in Sicilia tra Gela, Vittoria e Siracusa, ora allenatore dal dna vincente. Dopo l'avventura al Milazzo e una parentesi dai due volti a Brindisi, Danilo Rufini conta con impazienza il tempo che manca per rivederlo protagonista in campo e nel frattempo si racconta ai microfoni di Goalsicilia.it  

Mister, ti ritrovi ai box dopo dopo uno strano esonero a Brindisi...

"Ho vinto il campionato l'anno scorso. Quest'anno, dopo quattro partite, tre vittorie e una sconfitta, sono stato esonerato. Eravamo secondi ad un punto dalla prima, ambizioni di alta classifica ma mi hanno esonerato. In sette anni che alleno ho vinto tre campionati, due coppe, tre volte ho fatto i play off di Eccellenza, una super coppa regionale, ma non basta...evidentemente nel calcio ci vuole altro. Questo esonero è la cosa più ingiusta che ho subito da quando alleno: ci sta nel calcio che paghi l'allenatore quando i risultati non vengono, ma quando sei secondo a -2 dalla vetta, avendo battuto la pretendente al campionato in trasferta, il Taranto, l'Otranto, essere esonerati dopo quattro giornate fa male, c'era tutto un campionato da giocare. Aspettavano solo un cavillo per realizzare progetti loro".

Adesso non puoi più allenare fino alla prossima stagione.

"Una regola sbagliatissima, soprattutto di questi tempi in cui ci sono tante società disorganizzate. La mia situazione è inspiegabile e nasconde sicuramente dinamiche societarie strane, ma adesso dopo quattro gare non posso più trovare squadra: viviamo di calcio, per noi diventa dura".

Immagino tu non sia del tutto fermo...

"Vado sui campi, alterno partite di Serie C, Serie D ed Eccellenza. Mi aggiorno, conosco nuove realtà, nuovi allenatori, calciatori e nuovi sistemi di gioco. Bisogna sempre cogliere l'occasione per confrontarsi con gli altri per trarne beneficio. Scambio di informazioni e di vedute fa sempre bene a tutti gli interlocutore".

Intanto la tua amata Juve Stabia vola nel girone C di Serie C...

"Mi sta stupendo in positivo, rivedo l'entusiasmo che c'era quando ho militato io in gialloblu, negli anni della doppia promozione. C'è un tecnico capace come Caserta, un mix di giovani ed esperti e stanno facendo benissimo in maniera meritata. Ogni domenica si giocano la partita alla pari con tutti e raccolgono grandi risultati. Ha tutte le carte in regola per continuare su questa strada: non è una meteora ma una certezza, c'è la società solida, un tifo che è sempre il dodicesimo uomo in campo".

Artefice di questo lavoro è sicuramente mister Caserta.

"Castellammare è diventata casa sua, è lì da qualche anno tra campo e panchina. E' entrato in simbiosi con l'ambiente, era un leader in campo e ha trasferito questa sua leadership nello spogliatoio: ha competenza ed è rispettato dai calciatori. Ha quel coraggio che i giovani hanno, già l'anno scorso aveva fatto bene e adesso sta raccogliendo con una rosa sicuramente più competitiva".

Chi saranno le avversarie per la promozione in B dei gialloblu?

"La Serie C è un campionato lungo e abbastanza strano. Sicuramente Juve Stabia, Trapani e Catania se la giocheranno fino alla fine e possono ancora rientrare le attardate Casertana e Catanzaro".

Sabato big match tra Juve Stabia e Catania...

"La Juve Stabia ha la sua forza nella sua spregiudicatezza, giocherà meglio anche se il Catania ha delle individualità di spicco. Se i campani riescono ad essere spumeggianti e sbarazzini, con l'aiuto del pubblico, possono avere la meglio. Dovranno essere bravi a non dare spazio alle qualità e all'esperienza del Catania".

L'allenatore del Potenza, Raffaele è un po' il volto nuovo di questo campionato.

"Raffaele è un amico, un ex mio compagno di squadra. Sono felicissimo per lui perché ha avuto la sua occasione dopo tanta gavetta: viene dal basso, con un budget basso ha sempre fatto campionati di vertice in D con l'Igea Virtus, adesso sta sfruttando questa occasione che gli è stata data. Raffaele dimostra come ci siano allenatori validi ed emergenti e invece girano sempre gli stessi nomi, servirebbe un po' di coraggio in più per mettere allenatori nuovi".

Hai seguito le vicende del tuo ex Siracusa?

"Hanno fatto una scelta, prendere una squadra importante per la D come il Troina ma non sempre si raccoglie ciò che si merita nel calcio. Siracusa è una piazza prestigiosa, dal grande passato e che magari ha poca pazienza. Se i risultati non vengono, ci sono delle problematiche, Pagana però resta un tecnico di valore, non è questa parentesi che gli toglie forza, avrà le sue chance".

In azzurro è arrivato Pazienza.

"Lo conosco bene, è un tecnico giovane, con delle idee. Gli deve essere dato tempo di lavorare con una squadra che non ha costruito lui".

Mister, cosa ti auguri per il tuo futuro?

"Spero di avere la mia occasione, al di là di tutto, penso che sul campo ho raccolto risultati e raggiunto i miei obiettivi. Mi auguro di trovare un progetto serio con gente che ha passione, forza ed equilibrio. Ci credo, sono umile ma cosciente delle mie qualità. Bisogna sempre puntare al massimo, alla lunga quello che semini raccogli al di là degli inciampi. Volere e potere, io voglio e quindi posso. Ho la coscienza apposto".

Magari in Sicilia...

"La Sicilia è sempre nel mio cuore, tra Gela, Vittoria, Siracusa e Milazzo, prima da allenatore e poi da giocatore, ci ho trascorso dieci anni".

Vittorio Damiani
I contenuti vengono rilasciati sotto licenza Creative Commons CC-BY 4.0
GoalSicilia.it © 2024 di Marcello Masotto - via G. Savonarola, 60 – 90135 Palermo – P.I. : 06659860826
Testata giornalistica telematica sportiva iscrizione n.3520/2018 al registro stampa del tribunale di Palermo
Direttore responsabile Dario Li Vigni
Loading...