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Eccellenza A
Riviera, Melillo a GS.it: ‘’Con società solida noi pari al Troina. Obiettivo secondo posto ma chissà...’’

Riviera, Melillo a GS.it: ‘’Con società solida noi pari al Troina. Obiettivo secondo posto ma chissà...’’


Le esclusive di Goalsicilia.it-Il mister della squadra di Custonaci.

Sta guidando la sua squadra tra tante difficoltà in un campionato che, a detta sua, poteva “anche essere migliore”. Parliamo di Vincenzo Melillo, tecnico della Riviera Marmi. Queste le sue parole in esclusiva a Goalsicilia.it.

Mister, partiamo da sabato scorso. Cosa non ha funzionato contro la Parmonval?

“Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Sia perché loro erano affamati di punti salvezza, sia perché i mondelliani tra le mura amiche si fanno sempre rispettare. Noi siamo stati penalizzati da due fattori. In primis dal campo, abbiamo tanti giocatori molto tecnici come Riccobono, Convitto, Corsino e amiamo giocare palla a terra ed in quelle terreno di gioco è quasi impossibile. Poi anche dalle due espulsioni, la prima dopo 20 minuti quando eravamo già in svantaggio e soprattutto la seconda molto fiscale, che ovviamente ci hanno costretto all’inferiorità numerica per tutta la gara. Restando in 10 siamo passati dal 4-3-3 al 4-4-1 e siamo stati bravi a pareggiare.  Nella ripresa non ho cambiato nulla perché ero convinto che potevamo addirittura vincerla. Poi ovviamente la seconda espulsione ci ha dato una mazzata. Purtroppo alla fine ci hanno segnato, ma poteva benissimo finire 1-1”.

Dalla Parmonval fanno sapere che, nonostante il gol al fotofinish, non hanno rubato nulla. Sei d’accordo?

“Sì, non hanno rubato nulla. Però devo dire che giocare per 75 minuti, prima in 10 poi in 9, non è facile. Abbiamo provato a difenderci per cercare le ripartenze, ma attaccare in due contro i loro cinque/sei che si difendevano non era affatto semplice. Credo che in 11 contro 11 sarebbe stata ovviamente un’altra partita, ma il calcio è questo e complimenti alla Parmonval per i tre punti conquistati”.

Ora siete a otto punti dalla vetta, il presidente la scorsa settimana ha dichiarato che gli piacerebbe vincerle tutte per provarci fino alla fine. Voi ci credete un pochino?

“Se me lo chiedevi la scorsa settimana ti avrei risposto di sì, non un pochino ma tanto. Sia io, che la società, che tutta la squadra. Dopo la sconfitta con la Parmonval bisogna essere realistici e dire che è difficilissimo. Il Troina è a 8 punti, in mezzo abbiamo altre due squadre. Per carità, il Barcellona contro il Psg ha dimostrato che nel calcio tutto è possibile, ma realisticamente è difficilissimo. Recuperare questi 8 punti ad una squadra che ha dimostrato di essere forte e compatta, con una società molto importante alle spalle, è alquanto complicato”.

L’obiettivo allora oggi qual è?

“I sei punti dal Paceco non ci fanno paura. Non stanno passando un buon periodo, giocano meno bene che in precedenza e anche loro hanno qualche problemino societario. Quantomeno il nostro obiettivo è proprio il secondo posto, quello minimo è arrivare terzi per giocare in casa ai play off”.

Senza quel gennaio nero, due sconfitte ed un pari oltre alle tue dimissioni, oggi staremmo parlando di altra classifica?

“Beh, questa è una cosa che si chiedono i giocatori e me lo chiedo anch’io, insomma un po’ tutti. Non voglio essere presuntuoso, ma se avessi avuto alle spalle una società molto solida, come quella del Troina giusto per citarne una, penso che in questo momento sarei insieme a loro lassù a giocarmela fino alla fine. Purtroppo abbiamo avuto un periodo nero con le mie dimissioni e quelle del presidente, lì abbiamo perso un po’ di punti che adesso stanno facendo la differenza. Con tutto il rispetto per le altre squadre, a livello di organico non mi sento inferiore a nessuno, lo dimostra il fatto che a Troina ho vinto. L’unica squadra che ci ha messo sotto è proprio il Troina, ma mi riferisco solo alla ripresa qui a Custonaci, perché nella prima frazione abbiamo giocato alla grande e addirittura vincevano 1-0. I miei giocatori credimi, non sono inferiori a nessuno”.

Pareggiate pochissimo, appena tre segni X in tutto il campionato. Come mai?

“È vero, me lo sono chiesto anch’io. La risposta è dettata dalla mia mentalità che sono riuscito a trasmettere ai ragazzi. Io gioco sempre per vincere, non mi accontento del pareggio. Abbiamo ottenuto 13 vittorie che sono un bottino importante, di conseguenza mi rendo conto che a volte quando non si riesce a vincere bisognerebbe accontentarsi del punto. Purtroppo in alcune occasioni non siamo stati bravi e, cercando i tre punti, è arrivato un gol avversario che ci ha condannato alla sconfitta”.

Adesso due sfide casalinghe di fila, prima il Marsala poi il Dattilo. C’è un po’ di paura di prendere il match di domenica sottogamba?

“Per quanto riguarda l’obiettivo posso garantire che terrò i miei giocatori concentrati al massimo. Sabato scorso abbiamo perso il terzo posto e vogliamo riconquistarlo il prima possibile. Ovviamente c’è la possibilità che qualcuno si rilassi in occasione della gara con il Marsala, ma sarebbe un errore gravissimo. Sappiamo che loro hanno ovviamente grandi difficoltà, ma hanno un signor mister che si chiama Galfano, che mi ha allenato quando giocavo e ho una stima immensa nei suoi confronti. Ha una squadra piena di giovani ma prepara benissimo le partite e per questo per noi sarà dura, almeno fino a quando non riusciremo a sbloccarla. Guai a prendere la gara sottogamba”.

Ultima cosa, curiosità. Si è allenato con voi il Re Leone Sossio Aruta. A 47 anni potrebbe dire la sua nel nostro campionato?

“Siamo grandi amici, ho avuto la fortuna di giocare con lui al Savoia e a Cosenza, infatti quando mi ha chiamato mi sono messo a disposizione e l’ho ospitato per tre giorni a casa mia. Lui continua ancora a giocare (in Seconda Categoria, ndr) e ha lo stesso fisico di 15 anni fa. Mi ha detto che non smette fin quando non arriva a quota 400 gol, finora se non sbaglio ne ha fatti circa 380. Negli ultimi tempi si è un po’ buttato nel mondo dello spettacolo, in tv su Mediaset, e si allena meno che in passato. Ti posso garantire però che, visto quello che c’è in giro adesso, potrebbe tranquillamente giocare in Eccellenza e fare anche tanti gol (ride, ndr)”.

Magari lo tesserate e lo fate giocare al posto del neo papà Manfrè...(Ovviamente è una battuta, giusto la scusa per fare tanti auguri al neo papà)

“Sono due giocatori diversi, Vincenzo gioca più per la squadra, Sossio è più un rapace d’area (ride, ndr). Ovviamente tanti auguri a papà Manfrè e speriamo che domenica possa dedicare un gol al suo primogenito”.

Dario Li Vigni
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