Alcamo, Boncore a GS.it: “Guido gruppo valido che ha meritato salvezza. Ultime gare? Non regaliamo nulla a nessuno”

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Da calciatore ha lasciato ottimi ricordi un po’ ovunque, dopo aver iniziato la carriera da tecn

Da calciatore ha lasciato ottimi ricordi un po’ ovunque, dopo aver iniziato la carriera da tecnico in Sardegna nella stagione in corso è arrivato in Sicilia alla guida dell’Alcamo. Stiamo parlando di Davide Boncore, allenatore dei bianconeri. Con lui abbiamo fatto il punto della situazione, queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Mister parto col chiederti le differenze con il calcio di queste categorie in Sardegna…

“Intanto c’è da dire che là c’è un girone unico, quindi forse c’è un pizzico in più di qualità. Qua sul piano caratteriale cambia tanto, sappiamo bene il siciliano com’è, è molto più tosto. Le prime tre della classifica in Sardegna puntano tanto sulla fisicità e ci sono parecchi argentini, qui si punta su tanti calciatori locali validi”.

Pensi sarebbe una buona idea fare un girone unico di Eccellenza anche qui?

“Assolutamente sì. Si eviterebbero probabilmente situazioni di squadre che mollano a stagione in corso, altre che non mantengono gli impegni o altre ancora che sembrano rose e fiori fino a dicembre poi raggiungono l’obiettivo e vivono gli ultimi mesi nel caos. Oggi c’è grande lotta per la salvezza, ma c’è il rischio che chi retrocede poi venga ripescato per mancanza di iscrizioni. Che senso ha tutto ciò?”.

Passiamo al tuo Alcamo, obiettivo raggiunto…

“Sapevamo sarebbe stata dura, ma ci siamo riusciti con tenacia e i ragazzi meritano tanti complimenti. Adesso ci siamo tolti questo peso di dosso e affronteremo le ultime tre partite con più serenità”.

Che giudizio dai al vostro campionato?

“C’è da dire che è la prima volta che faccio un’esperienza da subentrato in una squadra che non ho costruito io. Ho trovato un gruppo di ragazzi giovani e validi, che non hanno mai mollato. Forse ci è mancata un pizzico d’esperienza, ma alla fine la salvezza è arrivata comunque ed è meritata”.

Andamento altalenante, forse il periodo più difficile proprio quando sei arrivato…

“Quando sono arrivato c’era il match con il Casteldaccia e avevo i due centrali squalificati ma dovevo trovare un equilibrio viste le tante reti subite nelle ultime gare. Ho cercato di fare lavorare tutti dietro la linea della palla e sulle transizioni, quindi concentrandomi sul blocco squadra e non sui reparti. In quel periodo abbiamo beccato, dopo il Casteldaccia, per citare qualcuna Parmonval, Licata, Mussomeli, Mazara insomma tutte partite toste e su campi difficili”.

Capitan Lauricella a Goalsicilia.it diceva che se già all’inizio ci fosse stata la serenità degli ultimi tempi avreste potuto aspirare ad un obiettivo migliore…

“Quando sono arrivato non ho trovato una bella situazione, sia a livello di gruppo che di ambiente. Piano piano abbiamo ripreso a lavorare al ‘Catella’, è tornato il magazziniere storico, insomma si è ritornati all’equilibrio”.

Domenica c’è il Licata, loro hanno l’obiettivo di vincere il campionato e voi siete già salvi…

“Partiamo dal presupposto che nessuno regala niente a nessuno. Per molti dei calciatori, me compreso, questo è un lavoro e il lavoro non va mai tradito. Posso garantirti che non andremo a Licata in vacanza”.

Parliamo di futuro: ti piacerebbe allenare una squadra che faccia un campionato a vincere o addirittura sperare nel salto di categoria?

“All’inizio di questa stagione avevo la possibilità di andare al Castiadas che ha già da qualche settimana vinto il campionato in Sardegna, poi l’accordo è saltato. Voglio crescere e ho fame, l’importante è che al mio fianco ci siano persone serie in una società con un progetto. Vedremo cosa mi riserverà il futuro”.