Aic, pres. Tommasi: “Chi pensa che con le seconde squadre si cresce è lungimirante”

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Attraverso una lunga nota sul sito istituzionale, il presidente dell’Associazione Italian

Attraverso una lunga nota sul sito istituzionale, il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, Damiano Tommasi, ha detto la sua sulle seconde squadre di serie A in serie C:

“Letto e/o sentito in questi giorni su stampa, tv, radio e web.

“Non credo che le riforme fatte nel giro di 15 giorni siano per forza positive. Per fare una riforma di questa importanza ci sarebbe voluto un anno di studio”. E’ da Albertini Vice presidente Figc che si parla di Seconde Squadre e se ne studia la fattibilità. E’ sempre stato opposto come modo migliore per formare i giovani quello delle doppie proprietà (i.e. Salernitana-Lazio con deroga). Alla luce dei risultati forse conviene provare con altro sistema…sempre che si vogliano formare i giovani.

“Ma un conto è farli giocare in serie B, un altro in serie C, che è meno allenante e pure mortificante, lì si gioca a calci negli stinchi, si rischiano infortuni”. Detto da chi manda i propri giovani in prestito alle squadre di Serie C è il sintomo di un cortocircuito sportivo-dirigenziale che complica qualsiasi processo di riforma.

“Una Seconda Squadra dove possono giocare pure gli esuberi della prima”. Chiaramente una visione di crescita sportiva dettata dalla voglia di fare calcio. Che triste dover pensare alle Seconde Squadre come luogo per parcheggiare/sistemare asset aziendali che risultano investimenti improduttivi.

“A me non sta bene una squadra in serie C. Si vuole copiare la Spagna? O parliamo per aprire bocca come è accaduto nei giorni scorsi?” Se si dovesse copiare la Spagna (come sembrerebbe auspicare questo presidente nda) le Seconde Squadre sono soprattutto nelle loro terza e quarta divisione, Segunda B e Tercera, appunto. Sempre più cortocircuito.

“E le ultime giornate con città storiche che si giocano la vita e questi che fanno le sfilate di moda che succede…?”Le Seconde Squadre suggerite, proposte e studiate, prevedono retrocessione e promozione. Mi chiedo, allora, se quando città storiche che si giocano la vita e nelle ultime giornate incontrano città più o meno storiche già salve/promosse/retrocesse entrano in ballo le sfilate di moda?

“Se invece dovessero retrocedere in D perderebbero lo status di professionisti e i calciatori si svincoleranno come accade di consueto?” Non è prevista, ad oggi, retrocessione ma non potrà iscriversi alla stagione successiva in Lega Pro salvo che si liberi un posto lasciato da un’altra Seconda Squadra o dopo i ripescaggi.

“… con l’ingresso delle Seconde Squadre per le realtà di Serie C verranno a mancare gli introiti derivanti dalle valorizzazioni dei giovani in prestito: la Figc ha pensato a come sostituire tale liquidità?”. ”In molti vivono di valorizzazioni e prestiti”. A questo tema risponde chiaramente un altro dirigente di Lega Pro. “E’ chiaro che tutte le squadre di C che lavorano moltissimo sulla valorizzazione dei giocatori di A e sul minutaggio dovranno lavorare molto di più sul loro settore giovanile e questo non è affatto negativo”.

“Il territorio poi ci perderebbe perché non ci sarebbero più promozioni come quelle di quest’anno, di Livorno, Padova e Lecce, ma salirebbe una squadra che già è radicata, come può essere una Juve B o un Inter B o una Roma B. Per il nostro movimento calcistico credo che sia più importante che vengano promosse in Serie B realtà come Catania, Lecce, Padova, Livorno o Reggiana che rappresentano realtà storiche, anziché le seconde squadre di Milan o Juventus”. Nel nostro movimento credo sia importante che vengano promosse le squadre che meritano sul campo, anche Carpi, Entella, Lanciano o Cittadella. Da ricordare, comunque, che solo negli ultimi 10 anni non si sono iscritte ai campionati di competenza piazze come Parma, Modena, Venezia, Padova, Treviso, Pisa, Avellino, Perugia, Salernitana, Taranto, Siena, Reggina… solo per citarne alcune. Non sempre città importante=successo sportivo.

Infine

“Credo che non deprezzeranno il prodotto ma attireranno sponsor e Tv. Il brand Serie C potrebbe anche crescere grazie alle Seconde Squadre”. Presidente di Serie C controcorrente, fuori dal coro o semplicemente… lungimirante?”.