
La querelle tra Walter Zenga e il Siracusa Calcio 1924 finisce in tribunale. I legali dell’ex portiere dell’Inter e della Nazionale hanno depositato negli uffici del giudice monocratico del tribunale di Siracusa una richiesta di decreto ingiuntivo nei confronti della società azzurra. Come riporta Francesco Nania su La Sicilia, Zenga chiede il pagamento di 18 mila euro, oltre alle spese legali, per il mancato rispetto dell’accordo legato alla collaborazione con il club.
L’intesa tra Zenga e il presidente Alessandro Ricci nasce nell’agosto dello scorso anno e riguarda un rapporto in qualità di club manager e brand ambassador, con scadenza fissata a giugno del prossimo anno. Proprio nell’estate del 2024, in occasione di una trasmissione di Sky Sport sul calciomercato andata in onda in diretta da Ortigia, Zenga aveva deciso di mettersi a disposizione del Siracusa, raccontando pubblicamente il progetto azzurro e la convinzione che fosse destinato a crescere ulteriormente. Un passaggio ricostruito da Francesco Nania su La Sicilia.
La stagione successiva è stata trionfale per il Siracusa, promosso in Serie C dopo un campionato da assoluto protagonista. Tutto lasciava presagire una prosecuzione naturale del rapporto: presidente e brand ambassador sono stati visti insieme per l’ultima volta allo stadio D’Alcontres di Barcellona Pozzo di Gotto, dove il club ha festeggiato la promozione. Solo successivamente sarebbero iniziate le frizioni, alimentate anche da messaggi pubblicati sui social da entrambe le parti, come riferisce La Sicilia.
Zenga ha quindi chiesto la corresponsione di stipendi e rimborsi che, a suo dire, non sarebbero stati versati. Di contro, il presidente Ricci sostiene che l’ex portiere non abbia rispettato il contratto di lavoro subordinato, che prevedeva una presenza quotidiana sul posto di lavoro e non saltuaria, limitata a pochi weekend al mese. Una divergenza che ora sarà chiarita nelle aule di giustizia, secondo quanto ricostruisce Francesco Nania su La Sicilia.
