
Come racconta Gazzetta del Sud, il Messina firma un altro gioiello di resistenza e carattere, piegando la Gelbison in trasferta e rilanciando la propria corsa salvezza. Una vittoria pesante, giunta dopo le incertezze emerse contro Nissa e Vibonese, e costruita nonostante un mercato bloccato, l’assenza di Zucco e una panchina ridotta all’osso.
Secondo Gazzetta del Sud, la chiave è stata la preparazione della partita: studio dell’avversario, piano tattico chiaro e una fase difensiva che ha retto anche davanti all’infortunio di Clemente, sostituito da Bosia all’interno di un terzetto ormai collaudato.
Cuore, ripartenze e l’uomo del momento: Saverino
Il Messina ha lasciato alla Gelbison il possesso sterile, punendo invece con ripartenze feroci. Touré ha avuto l’occasione più ghiotta, ma è stato l’inserimento perfetto di Saverino — alla seconda rete consecutiva — a decidere il match. Una giocata semplice solo in apparenza, frutto di ciò che Gazzetta del Sud definisce “applicazione settimanale”.
In mezzo, Garufi ha dettato ritmo e coperture sugli esterni, mentre la squadra ha mostrato maturità nella gestione degli ultimi minuti.
Algovino protesta, ma il campo dice altro
Nel dopo-gara, l’allenatore della Gelbison Algovino ha parlato di “secondo tempo dominato”. Un’analisi, sottolinea Gazzetta del Sud, che ignora un dato fondamentale: nel calcio contano i gol, non il possesso palla. L’errore difensivo sullo 0-1 — definito “mezzo tiro” — non rende giustizia all’azione di Saverino, né alle mancanze della retroguardia campana.
Sarebbero 20 punti: una corsa contro tutto e tutti
Sulla base del campo, i punti sarebbero 20, un bottino straordinario per una squadra che ha dovuto stringere i denti tra crisi societaria, acciacchi e carenze strutturali. Ma resta la questione che Gazzetta del Sud definisce “intricato affare fideiussione”: la burocrazia pesa ancora come una zavorra.
Il trasferimento definitivo del complesso sportivo dell’Acr e l’affiliazione della nuova società in Figc restano congelati. Il monito è chiaro: serve un’accelerazione anche politica.
Davis: “Sono un leone in gabbia”
Secondo quanto riportato ancora da Gazzetta del Sud, Justin Davis ha espresso frustrazione: «Mi sento un leone in gabbia». Racing ha già versato 400mila euro, ma senza l’affiliazione non può muoversi sul mercato né strutturare a pieno il nuovo Messina.
Davis è atteso in città il 22 novembre, mentre il 26 incontrerà la Commissione Sport al Comune per discutere anche dell’evento “Legends 125”, primo passo per dare un respiro internazionale al Messina rinato.
Una vittoria, quella di Castelnuovo, che vale come un manifesto: il Messina c’è, combatte e continua a riscrivere la propria storia.
