Siracusa. Oggi pomeriggio Marco Turati guiderà regolarmente la ripresa degli allenamenti, ma la sua posizione resta delicata. Dopo il confronto con la società, il tecnico resta al comando in vista della trasferta di Caserta, domenica alle 12.30, ma il clima attorno alla squadra è tutt’altro che sereno.

Come riporta Manuel Bisceglie su La Sicilia, ieri si è svolto un lungo vertice tra l’allenatore e i dirigenti per analizzare le cause della crisi di un Siracusa che, dopo la vittoria contro il Potenza, non è più riuscito a smuovere la classifica. Tre sconfitte consecutive — con Cosenza, Sorrento e in casa con il Catania — hanno acceso la contestazione dei tifosi, culminata domenica con il tecnico e la squadra invitati a lasciare lo stadio tra i fischi.

Il momento difficile

Turati paga una situazione psicologica non ottimale e una squadra che, pur mostrando buone trame di gioco, non riesce a concretizzare. Anche domenica il Siracusa era partito bene, colpendo un palo con Valente, ma si è spento col passare dei minuti, come accaduto più volte in stagione.

L’unica eccezione, sottolinea Bisceglie su La Sicilia, è stata la vittoria in rimonta sul Potenza, che aveva illuso l’ambiente. Da allora, la squadra ha perso fiducia e compattezza, nonostante i tentativi di Turati di mantenere la calma e il sostegno del presidente Alessandro Ricci.

Le riflessioni della società

Il club, pur riconoscendo le difficoltà legate alla preparazione e ai ritardi nella costruzione della rosa, valuta la possibilità di una scossa tecnica se la situazione non dovesse migliorare. Lo stesso presidente Ricci, insieme al direttore generale Alessandro Guglielmino e al ds Antonello Laneri, non esclude decisioni forti nelle prossime settimane.

Come riporta Manuel Bisceglie su La Sicilia, la piazza si è già spaccata: parte della tifoseria sostiene Turati, mentre altri chiedono un cambio immediato per salvare la stagione.

Futuro in bilico

La fiducia, al momento, resta ma è a tempo determinato. Turati — che in estate aveva rifiutato altre panchine, tra cui una proposta dal Bologna per restare a Siracusa — sa di giocarsi molto già a Caserta. Servirà una reazione convincente per allontanare lo spettro dell’esonero e ridare slancio a un progetto che, finora, non ha espresso il suo potenziale.