Troina, Pagana a GS.it: “­In tanti mi dicono sia stato folle. Ho scelto col cuore, le pazzie ogni tanto vanno fatte“

“Sono entusiasta e voglioso di fare bene, in tanti mi hanno detto che sono stato un folle ma io non lo vedo come un passo indietro nella mia carriera, è solo un anno di formazione diverso, ho scelto con il cuore e se qualcuno dice che ho fatto una pazzia, io rispondo che ogni tanto le pazzie vanno fatte e vanno fatte per le cose in cui credi tanto”. Giuseppe Pagana è nuovamente l’allenatore del Troina e ai microfoni di Goalsicilia.it, parla così.

Mister, per te si tratta di un ritorno nella squadra che ti ha lanciato come allenatore.

“Ma non solo, io qui ci sono nato e cresciuto, ci vivo, c’è mia figlia, ci sono i miei genitori, ci sono i miei migliori amici…Non torno solo per motivi calcistici, non è stata una scelta facile vista la situazione ma tra il profilo professionale e il profilo umano, ha prevalso il secondo. È un momento di difficoltà oggettiva per la mia squadra, magari in tanti non avrebbero accettato ma io l’ho vista come una sfida, mi sento stimolato. Quando delle persone che hanno fatto tanto per te, chiedono la tua mano, è giusto non voltargli le spalle. Sono qui per ricostruire quanto eravamo riusciti a fare per il Troina negli anni, non sarà facile vista la situazione, ma vogliamo ridare la credibilità di cui Troina godeva e che è venuta a mancare ultimamente per vari motivi”.

In campionato partirete con la zavorra della penalizzazione.

“Sappiamo che non sarà facile, è una montagna da scalare ma noi sulle montagne ci siamo nati e cresciuti quindi sappiamo come si fa. Ci stiamo adoperando per riuscire nell’impresa”.

Si spera che in secondo grado possa essere restituito qualche piccolo punticino…

“La speranza è quella, gli avvocati ci stanno lavorando. Ma noi dobbiamo costruire la squadra partendo dai fatti concreti: siamo a -10”.

Per salvarsi, oltre al grande allenatore, serve costruire una squadra forte.

“La forza della squadra la fa la società, Troina merita una squadra competitiva, merita di giocarsela alla pari con tutti ogni domenica, l’ambizione deve essere quella e posso dirvi che la società ha dato garanzia che sarà costruita una squadra di tutto rispetto. Certo, non sarà facile perché siamo partiti tardi e tanti ragazzi sono già accasati, bisogna fare di necessità virtù cercando gli elementi che facciano al caso nostro. Stiamo lavorando notte e giorno, questa notte ero al telefono fino alle 5 (ride ndr). La società ha scelto me per questo, perché sapeva che è una situazione difficile e una delle poche persone che ci può riuscire sono io “.

A tal proposito, sei un allenatore che ovunque si sposta lo fa con diversi giocatori di fiducia. Ci può essere qualche cavallo di ritorno anche a Troina?

“Quasi tutti hanno trovato sistemazione e per correttezza noi non disturbiamo ragazzi che hanno già firmato. Per il momento siamo concentrati a prendere chi si può prendere ma si sa, il mercato è sempre aperto, e se qualcuno non si trovasse bene da qualche parte, il mio telefono è sempre acceso”.

L’ultimo tuo campionato alla guida del Troina è stato quello in cui avete praticamente quasi conquistato la Serie C. Serve un campionato di quella portata per salvarsi?

“Un cammino come quello non è minimamente ripetibile oggi, quello è stato un campionato arrivato dopo anni di costruzione, all’epoca è stato una sorpesa per gli altri ma non per noi che ci lavoravamo da due/tre anni. Ora si parla di tre giorni di lavoro, dobbiamo mantenere la categoria e per farlo non bisogna essere frenetici, non dobbiamo pensare di recuperare tutti i punti nelle prime giornate, i punti si recuperano mese dopo mese, non sarà facile ma dobbiamo lavorare, lavorare e lavorare”.

Published by
Damiani Vittorio