Tre giornate di squalifica: inchiesta curve, sentenza pesantissima | Lo annuncia la società

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San Siro (LaPresse) www.goalsicilia.it

Cominciano ad arrivare i provvedimenti per l’inchiesta che ha coinvolti i tifosi di Milan e Inter e un giro di soldi poco chiaro.

La Direzione Distrettuale Antimafia di Milano sta conducendo l’inchiesta che coinvolge le curve di Inter e Milan, svelando un intricato sistema di rapporti illeciti tra alcuni capi ultras e le società. Sono state arrestate 19 persone legate alle tifoserie organizzate, accusate di associazione a delinquere, estorsione e gestione abusiva dei biglietti. Secondo la stampa sarebbero emerse anche gravi accuse di violenze e pressioni per ottenere vantaggi economici, spesso grazie al coinvolgimento di figure vicine alle squadre.

Doppia Curva”, questo il nome dell’inchiesta, ha evidenziato una sorta di sudditanza da parte dei club verso i gruppi ultras. Le società sarebbero state d’accordo nel soddisfare a richieste come la distribuzione agevolata dei tickets e vantaggi economici per evitare ritorsioni. La gestione delle curve dello stadio San Siro si era trasformata in un vero e proprio sistema di controllo illecito, spesso in collaborazione con personaggi legati alla criminalità organizzata.

Inter e Milan, dal punto di vista sportivo, attualmente sono considerate parti lese, ma la Procura Federale sta valutando violazioni del codice d giustizia sportiva. Se dovessero emergere coinvolgimenti diretti, la norma che regola i rapporti con le tifoserie prevede sanzioni molto severe. In caso di accertate responsabilità, i club rischiano penalità economiche o addirittura sportive.

Un aspetto delicato della vicenda riguarda il coinvolgimento di tesserati di entrambe le squadre. Dal vicepresidente nerazzurro Javier Zanetti al tecnico Simone Inzaghi, al capitano rossonero Davide Calabria. Tutti loro sono stati convocati per chiarire presunti contatti con i capi ultras. Si stanno valutando eventuali violazioni delle regole che disciplinano i rapporti tra società e tifoseria.

Ammessi i rapporti col capo ultras

Così come riporta “Tuttosport” uno degli ultimi tesserati sentiti in Procura come persona informata sui fatti, avrebbe ammesso dei contatti con uno dei capi ultras. Si tratta di Hakan Calhanoglu, centrocampista oggi all’Inter.

L’ex Milan si è assunto ogni responsabilità, ammettendo i rapporti con Marco Ferdico all’epoca responsabile della Curva Nord. Il turco avrebbe dichiarato di avere contatti con l’ultrà soltanto a titolo personale anche se la società non voleva.

Hakan Calhanoglu (LaPresse) www.goalsicilia.it

Cosa rischia Calhanoglu

Il Procuratore Federale della FIGC ha già acquisito tutte le carte dell’inchiesta e presto potrebbero scattare i primi deferimenti. Sarebbe dunque stato violato l’articolo 25 del Codice di Giustizia Sportiva.

Secondo “Tuttosport” l’Inter per Hakan Calhanoglu si attende una pesante e cospicua ammenda economica ma anche una squalifica. I turni di stop per il centrocampista potrebbero costringere il calciatore a saltare due o tre giornate di campionato.