Trapani, penalizzazione in arrivo: -4 per crediti d’imposta inesistenti. Coinvolto anche il club granata nel caso Brescia
Dopo il Brescia, anche il Trapani Calcio finisce nel mirino della Procura Federale per l’utilizzo di crediti d’imposta rivelatisi inesistenti, acquistati da un’agenzia oggi sotto inchiesta. La società granata, come riportato da Nicola Binda su La Gazzetta dello Sport, è stata raggiunta dalla comunicazione di chiusura indagini e sarà deferita a breve, con una penalizzazione di 4 punti.
La sanzione, però, non inciderà sulla classifica attuale del Girone C di Serie C, ma avrà effetti sulla prossima stagione (2025/26): il Trapani dovrà partire da -4. Questo perché la scadenza fiscale di febbraio rientra nell’annata in corso, mentre quella di aprile verrà conteggiata nel campionato successivo.
Il meccanismo illecito: il Gruppo Alfieri SPV
Il club siciliano avrebbe acquistato per 700mila euro dei crediti d’imposta da una società milanese, il Gruppo Alfieri SPV, con sede in via Montenapoleone a Milano, costituita nell’ottobre 2024 e guidata da un amministratore di appena 25 anni, Gianluca Alfieri. Secondo l’indagine condotta dalla Procura FIGC e dalla Guardia di Finanza, si tratterebbe di crediti privi di validità fiscale, gli stessi coinvolti nello scandalo che riguarda anche il Brescia.
Antonini annuncia battaglia: «Siamo parte lesa»
Il presidente Valerio Antonini ha già annunciato che presenterà formale denuncia contro il gruppo Alfieri, ritenendosi truffato e «parte lesa» in tutta la vicenda. La società, attraverso comunicati ufficiali, ha ribadito la propria buona fede, affermando di aver agito «in perfetta conformità con le norme fiscali e sportive».
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, però, la penalizzazione è inevitabile: la normativa della FIGC prevede sanzioni standard per chi utilizza strumenti fiscali irregolari nei versamenti previdenziali e contributivi dei tesserati. In passato, club come la Reggina e il Taranto sono stati colpiti da sanzioni simili.
Conseguenze minime, ma attenzione al 2025/26
A differenza di quanto potrebbe accadere in Serie B con il Brescia, il -4 al Trapani non inciderà sull’attuale corsa promozione o playout, ma rappresenta un fardello per la prossima stagione. Partire con una penalizzazione simile potrebbe pesare molto sul cammino della squadra in un girone già molto competitivo.
Il precedente Brescia amplifica l’allarme
Il caso Trapani si inserisce in uno scenario più ampio e allarmante per il calcio italiano: la diffusione del ricorso a crediti d’imposta “facili”, forniti da agenzie opache, che ora rischiano di far crollare club solidi dal punto di vista sportivo.
Come ricorda Nicola Binda su Gazzetta, in questo caso i deferimenti non sono più un’ipotesi ma un percorso già tracciato, e la FIGC dovrà intervenire con rigore per ristabilire chiarezza e parità competitiva. La penalizzazione, pur non incidendo oggi, sarà un ostacolo concreto nel 2025/26.