Trapani, il “mondo Antonini” scricchiola: entusiasmo svanito e città divisa

Trapani vive una fase di profonda tensione. Il progetto sportivo, politico e imprenditoriale legato a Valerio Antonini sembra attraversare il momento più delicato dall’arrivo dell’imprenditore romano in città. Nonostante i risultati di alto livello ottenuti sul campo, in Italia e in Europa, il clima attorno al patron di Sport Invest è diventato sempre più pesante, tra polemiche, scontri istituzionali e fratture sociali.
Come racconta Giuseppe Recca su La Sicilia, il quadro è complesso e va ben oltre il parquet. Alla vicenda del Pala Daidone, che ha innescato una lunga e aspra contrapposizione con l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giacomo Tranchida, si sono aggiunti la discesa in politica di Antonini, le fibrillazioni in Consiglio comunale, la crisi della storica emittente Tele Sud, le contestazioni dei tifosi, i problemi con la Federazione Italiana Pallacanestro tra penalizzazioni e sanzioni, fino alle recenti denunce di Assostampa per presunti comportamenti antisindacali.
Sembra lontanissimo il gennaio scorso, quando Antonini venne accolto tra applausi e sorrisi come cittadino onorario di Trapani. In quell’occasione Tranchida parlò di una città finalmente “risvegliata”. Un entusiasmo collettivo che oggi appare dissolto, lasciando spazio a dubbi sulla solidità del progetto e sulla reale sostenibilità economica delle iniziative annunciate.
Negli ultimi giorni la tensione è ulteriormente salita dopo la contestazione al palasport, nonostante una brillante vittoria contro Udine, e per il coinvolgimento diretto della moglie di Antonini. Il patron si dice accerchiato, parla di complotti e accomuna in un unico fronte critici, giornalisti, tifosi e istituzioni. Un atteggiamento che, come sottolinea ancora La Sicilia, ha sorpreso anche alcuni suoi storici alleati.
Tra questi l’ex assessore Emanuele Barbara, che lancia un allarme chiaro: «Invece di goderci le vittorie della squadra più forte mai vista a Trapani, assistiamo solo a liti e polemiche. Questa guerra lascerà solo macerie».
Intanto, sullo sfondo, prende corpo l’ipotesi più temuta: Antonini potrebbe davvero lasciare Trapani. La squadra di basket, già vittoriosa nell’ultima gara interna, potrebbe cambiare sede per allenamenti e partite, con alcuni Comuni pronti ad aprire le porte dei propri impianti.
Il futuro è un’incognita. La città osserva, divisa e inquieta, mentre il “mondo Antonini”, che doveva rappresentare rinascita e ambizione, sembra oggi sul punto di implodere.
