Trapani, Antonini furioso dopo la penalizzazione: «Sembra un plotone di esecuzione»
TRAPANI – Una reazione a caldo, durissima, affidata al suo profilo X. Il presidente del Trapani, Valerio Antonini, ha commentato con toni accesi la penalizzazione di 8 punti inflitta dal Tribunale Federale Nazionale al club siciliano, sanzionato per il mancato adempimento del pagamento degli F24 alla scadenza di aprile. Una decisione che ha colpito anche lo stesso patron, destinatario di sei mesi di inibizione.
«-8 punti. 6 mesi di inibizione. Non mi aspettavo diversamente per omicidio colposo. OPS, per aver regolarmente pagato F24 con quietanze in mano», ha scritto Antonini, con evidente ironia, nel suo primo post. «Siamo molto sereni perché era una decisione già presa. Ora andremo fino all’ultimo grado di giudizio. Tanto sono punti da scontare anno prossimo eventualmente. I tifosi dovranno diventare decisivi per rendere il Provinciale la nostra fortezza, arrivare subito a zero e poi scalare il più possibile la classifica».
Nel suo messaggio, il presidente granata ha anche citato l’esempio dell’Avellino per ribadire la fiducia nei mezzi della squadra: «In fondo l’Avellino ha vinto il campionato di 8 punti. Serenità più totale. Avanti a schiena dritta per non aver commesso il fatto. Ci saranno sedi opportune per ottenere quanto ci spetta. Questo sembrava più un plotone di esecuzione. Ma capisco che con una Sampdoria da salvare in Serie B diventava tutto una conseguenza».
L’attacco al commercialista: «Vergognati e nasconditi»
Non si ferma alla contestazione della sentenza. Antonini punta direttamente il dito contro chi – a suo dire – avrebbe tradito la fiducia della società: il commercialista Francesco Vulpetti.
«Ringrazio il nostro commercialista da 2 anni, Francesco Vulpetti, trapanese, che ha proposto e garantito sulla regolarità della operazione, mentendo anche sulle verifiche effettuate», ha dichiarato Antonini in un secondo post. «Spero che pagherà in sede penale dopo la nostra denuncia e spero che sarà ricordato in Città per la gravità degli atti commessi anche contro gli interessi delle due società da lui macchiate con questi atti».
L’affondo del presidente è diretto e personale: «Vergognati e nasconditi. Sei più colpevole di Alfieri & Co. E non rientro nel merito di quanto ho già commentato perché ci penseranno gli Avvocati a ristabilire la nostra totale NON responsabilità sui fatti oggetto di questa vergognosa storia».
In attesa delle motivazioni ufficiali e dei prossimi gradi di giudizio, la tensione resta altissima in casa Trapani. La partita legale è solo all’inizio.