Trapani, Antonini attacca: «Nessun imprenditore si è fatto avanti. Ora parla la Magistratura»

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È un attacco frontale quello lanciato da Valerio Antonini, presidente del Trapani Calcio e del Trapani Shark Basket, attraverso un lungo post pubblicato su Facebook. Come sottolineato da Antonini, la situazione sul passaggio delle società rimane ferma e nessun imprenditore trapanese si sarebbe fatto avanti, nonostante – a suo dire – le dichiarazioni e le aspettative degli ultimi giorni.

Nel suo intervento Antonini afferma che il sindaco Tranchida non si sarebbe presentato per acquisire i titoli delle due società, né per gestire la transizione verso eventuali nuovi investitori locali. Il presidente parla di “chiacchiere e distintivo” e paragona la scena a un celebre sfogo cinematografico.

Secondo Antonini, il Comune avrebbe proposto «un incontro con richieste sconclusionate e senza rispetto», sostenendo che le comunicazioni arrivino ormai «da un ingegnere del CV finto avvocato». Il presidente parla di «pretese farlocche» e ribadisce che non ci sarebbero soluzioni da discutere né incontri da programmare.

LE ACCUSE AL COMUNE E AL LIBERO CONSORZIO

Nel post Antonini annuncia inoltre che:

le richieste di risarcimento danni sarebbero già state depositate,

sarebbero state presentate anche denunce per arricchimento indebito nei confronti del Libero Consorzio riguardo allo Stadio Provinciale,

l’unica istituzione su cui «ripone speranza» sarebbe la Magistratura.

«Il resto – scrive Antonini – ha dimostrato di non meritare un minuto in più del nostro tempo».

UN QUADRO IN EBOLLIZIONE

La situazione attorno al Trapani rimane quindi estremamente tesa:

sul fronte societario non si registrano passi avanti,

i rapporti con le istituzioni locali sembrano ai minimi termini,

le prospettive future dipenderanno anche dalle eventuali decisioni giudiziarie e dalle mosse delle parti coinvolte nelle prossime settimane.

Il finale del post lascia aperto ogni scenario: «Stay tuned», scrive Antonini, invitando tifosi e osservatori a restare in attesa degli sviluppi di una vicenda che rischia di segnare profondamente il futuro sportivo della città.