Squadre arabe e asiatiche in Champions League: la UEFA dà il via libera | Entrano ufficialmente nella competizione

Quanto succede nell’edizione 2025/2026 della Champions League scrive pagine della storia recente del calcio.
Dalla sua nascita nel 1955 come Coppa dei Campioni, il torneo era una sfida a eliminazione diretta riservata ai soli campioni nazionali, una vera e propria celebrazione dei club d’élite. Il formato semplice rendeva ogni partita una finale.
Il cambiamento epocale arrivò nel 1992, con la nascita della Champions League, che vide l’introduzione di una fase a gironi, prima con 8 squadre e poi, dal 1999, con il raddoppio delle partecipanti. Questo modello ha dominato la scena per oltre due decenni, trasformando la competizione in un evento televisivo di portata globale.
L’evoluzione più recente è quella introdotta un anno fa, per la stagione 2024-2025: l’addio definitivo ai gironi tradizionali in favore di un girone unico, una sorta di maxi-campionato con 36 squadre. Ogni club gioca otto partite contro avversarie diverse, in un formato che promette più scontri tra le grandi e un calendario sempre più fitto.
In questo scenario, il calcio europeo osserva con sospetto l’ascesa della Saudi League. Con acquisti faraonici e ingaggi astronomici, il campionato arabo ha attratto fuoriclasse e nomi altisonanti, ma resta ancora da vedere se questa spesa folle riuscirà a competere davvero con il blasone e la storia del calcio europeo, o se resterà una bolla effimera.
Qualificazioni alla Champions
Il nuovo formato della Champions League ha rivoluzionato la fase iniziale: i tradizionali gironi sono stati sostituiti da un’unica classifica che include tutte le 36 squadre partecipanti. Ogni club disputa otto partite contro avversarie diverse, sorteggiate da quattro fasce, per un calendario più ricco e un maggior numero di scontri tra le big del calcio europeo.
Prima di accedere a questa fase, le squadre provenienti dai campionati con coefficienti più bassi devono superare diversi turni di qualificazione, inclusi gli spareggi che si giocano ad agosto. Questi spareggi sono decisivi e coinvolgono i vincitori dei turni precedenti, i quali si sfidano per conquistare uno degli ultimi posti disponibili nel girone unico.

Squadra “asiatica” in Champions
Il Kairat Almaty ha compiuto un’impresa storica, qualificandosi per la prima volta nella sua storia per la fase a girone unico della Champions League. L’impresa, compiuta dopo aver superato quattro turni preliminari, ha destato clamore mediatico, poiché la squadra proviene dal Kazakistan, un paese la cui vasta estensione territoriale si trova in parte in Asia.
Nonostante la sua posizione geografica, il Kazakistan è membro della UEFA dal 2002. Questo permette alle sue squadre di partecipare regolarmente alle competizioni europee per club. La qualificazione del Kairat è un’ulteriore prova della crescita del calcio kazako, che ora avrà la possibilità di confrontarsi con le grandi d’Europa e di mettere alla prova il proprio livello competitivo.