Smette di giocare e si fa prete: cambio di vita radicale | Dalla serie A alla vita di chiesa
Drastica scelta del calciatore che decide di dedicare totalmente la sua vita alla religione.
La religione ha sempre avuto un ruolo importante nella vita di molti calciatori e sportivi, fornendo loro una fonte di forza e motivazione sia dentro che fuori dal campo. La fede spesso aiuta gli atleti a mantenere l’equilibrio in una carriera caratterizzata da pressione costante e alti livelli di stress. Per alcuni, la spiritualità diventa una parte centrale della loro identità, manifestata in gesti, interviste e scelte personali.
Uno degli esempi più noti è quello di Kaká, ex fuoriclasse brasiliano e fervente cristiano evangelico. Celebre per il gesto di indossare una maglietta con la scritta I belong to Jesus dopo le vittorie, Kaká ha spesso parlato apertamente del suo rapporto con Dio, definendolo fondamentale per il suo successo e la sua serenità. La sua fede ha influenzato non solo il suo stile di vita, ma anche il modo in cui affrontava le sfide del calcio professionistico.
Un altro esempio significativo è quello di Filippo Maria Boselli, ex giocatore delle giovanili del Milan, che ha scelto di abbandonare la carriera calcistica per diventare sacerdote. La sua storia è emblematica di come la vocazione religiosa possa prevalere persino su un futuro promettente nello sport. Oggi Boselli è impegnato nella vita ecclesiastica, dimostrando che per alcuni atleti la fede non è solo un supporto ma una vera e propria chiamata.
Al di fuori del calcio, il pugile filippino Manny Pacquiao è un altro esempio di sportivo profondamente legato alla religione. Pacquiao, dopo una vita segnata da eccessi e difficoltà, ha trovato nella fede cristiana una guida per cambiare radicalmente il suo stile di vita. Oltre a essere un campione sul ring, è diventato un simbolo di rinascita spirituale per molti suoi fan.
Questi atleti dimostrano come la religione possa diventare un punto di riferimento essenziale, capace di guidare scelte personali e professionali, ispirando non solo loro stessi ma anche chi li ammira.
Dai quasi 200 gol in carriera all’essere un Pastore
Ha fatto discutere la nuova vita di Roberto Firmino Barbosa de Oliveira, attaccante brasiliano classe 1991 per anni protagonista nel Liverpool di Klopp nel tridente offensivo con Salah e Mnaè. Autore di oltre 250 gol in carriera, l’ultima esperienza all’Al Ahli, è stato protagonista anche con la maglia del Brasile che ha vinto la Copa America nel 2019.
Firmino, con la moglie Larissa Pereira, è stato consacrato come Pastore Evangelico nella chiesa Manah di Maceiò, suo luogo di nascita e da lui stesso fondata. Il calciatore ha condiviso sui social molti scatti della cerimonia.
Il percorso religioso di Firmino
Il giornale brasiliano “Globo” ha spiegato che Firmino investirà il suo post-carriera nell’esperienza religiosa e nella chiesa da lui fondata. L’attaccante insegue questa vocazione da tempo, a battezzarlo è stato il connazionale Alisson ai tempi del Liverpool.
Il portiere, tra le altre ex Roma, ha battezzato l’allora compagno di squadra in una piscina, così come prevede la loro religione. Successivamente Firmino ha fondato la chiesa Manah a Marcelò dove svilupperà la sua vita una volta appesi gli scarpini al chiodo.