Siracusa, Zenga attacca ancora Ricci: «Il presidente si ascolta e non si commenta»

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Walter Zenga torna a esporsi pubblicamente sul Siracusa e lo fa con parole che non passano inosservate. Attraverso una storia pubblicata sul proprio profilo Instagram, l’ex portiere e simbolo del calcio italiano ha lanciato un messaggio che suona come un nuovo, diretto attacco al presidente Alessandro Ricci, in un momento già segnato da forti tensioni ambientali.

«Un grande abbraccio. Seguo sempre il Siracusa… complimenti davvero per l’amore incondizionato che i tifosi hanno per la squadra», scrive Zenga, accompagnando il messaggio con un’immagine aerea della città e dello stadio. Parole di affetto rivolte alla piazza, alla gente e al gruppo squadra, che arrivano mentre il club è al centro di polemiche legate ai ritardi nei pagamenti e al rischio di penalizzazione in classifica.

Zenga prosegue elogiando apertamente l’area tecnica: «Complimenti al mister Marco Turati (la vera fortuna del Siracusa) e al suo staff, ai giocatori. Loro hanno fatto il loro dovere». Un riconoscimento chiaro a chi lavora sul campo, chiamato a mantenere equilibrio e concentrazione nonostante le incertezze societarie.

Il passaggio più duro arriva però nel finale del messaggio: «D’altronde ho sempre dichiarato che il presidente si ascolta e non si commenta… infatti è incommentabile». Una frase secca, che non lascia spazio a interpretazioni e che conferma la distanza netta tra Zenga e la gestione Ricci. Un giudizio che riaccende il dibattito tra i tifosi, già divisi tra chi difende l’attuale proprietà e chi invoca un cambio di rotta per garantire stabilità al club.

Non è la prima volta che l’ex numero uno azzurro prende posizione sulle vicende del Siracusa, ma l’intervento arriva in una fase particolarmente sensibile, alla vigilia di scadenze federali e con il futuro della squadra in Serie C appeso anche alle questioni extracampo. Il messaggio di Zenga, di fatto, separa nettamente i piani: sostegno totale a squadra, staff e tifoseria, critica senza sconti alla dirigenza.

Un’altra presa di posizione che rischia di alimentare ulteriormente il clima di tensione attorno al Siracusa, mentre il campo e i conti continuano a incrociarsi in una stagione che resta delicata sotto ogni punto di vista.

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