Siracusa, tra orgoglio e timori: il messaggio di Ricci e l’ombra della penalizzazione

«Nella vita quando si cade si deve avere la forza di rialzarsi». Con queste parole il presidente Alessandro Ricci ha voluto salutare tifosi e città nel messaggio natalizio del Siracusa. Un intervento che ha richiamato alla memoria i trionfi recenti, dai playoff vinti il 18 giugno 2023 fino alla promozione in Serie C del 4 maggio 2025, ma che, come riporta La Sicilia, è arrivato in un momento di forte tensione per il club aretuseo.
Il messaggio, infatti, si è intrecciato con le notizie sui presunti ritardi nei pagamenti di stipendi e contributi. La scadenza federale del 16 dicembre non sarebbe stata rispettata e questo espone il Siracusa al rischio concreto di una penalizzazione in classifica. Secondo le ricostruzioni citate da La Sicilia, la decurtazione potrebbe oscillare tra i 2 e i 4 punti, un’ipotesi pesante in una stagione equilibrata, con la squadra impegnata nella lotta per la salvezza.
La situazione ha generato interrogativi anche all’interno dello spogliatoio. Giocatori e tesserati avrebbero chiesto chiarimenti alla proprietà, ricevendo spiegazioni dal presidente Ricci poco prima dell’ultima gara contro il Trapani, poi vinta nettamente. Un successo che ha dato respiro al campo, ma non ha spento le preoccupazioni legate al quadro economico, come sottolinea ancora La Sicilia.
Il messaggio pubblico del presidente ha diviso l’opinione della piazza. Da una parte c’è chi riconosce a Ricci il merito di aver riportato il Siracusa tra i professionisti in pochi anni e invoca fiducia e unità. Dall’altra, una parte della tifoseria ritiene che le difficoltà finanziarie recenti abbiano incrinato la credibilità della gestione, arrivando a ipotizzare un passaggio di consegne per garantire maggiore stabilità. Il dibattito, evidenzia La Sicilia, non è soltanto emotivo: la prossima scadenza federale del 16 febbraio 2026 e le trimestralità future rendono necessaria una roadmap finanziaria chiara e verificabile.
Sul piano pratico, il club è chiamato ora a dimostrare rapidità e trasparenza. La Federazione e gli organi di controllo stanno valutando la documentazione contabile e i versamenti effettuati. Nel frattempo, staff tecnico e dirigenza lavorano per preservare la serenità del gruppo squadra. Una penalizzazione confermata avrebbe effetti immediati sulla classifica e ricadute anche sul mercato e sulla fiducia degli sponsor; al contrario, una regolarizzazione delle pendenze o eventuali dilazioni accettate potrebbero rafforzare il messaggio di unità evocato dal presidente, come osserva La Sicilia.
La partita, dunque, resta aperta. Celebrare le piazze festanti del 18 giugno 2023 e del 4 maggio 2025 non basta: la proprietà è chiamata ora a fornire garanzie economiche concrete. I prossimi giorni saranno decisivi. La città e la tifoseria attendono risposte chiare, certificazioni dei pagamenti e un piano credibile per le scadenze future, perché il futuro del Siracusa in Serie C si gioca tanto sul campo quanto nei conti.
Nel frattempo la squadra tornerà ad allenarsi oggi in vista della prima gara del girone di ritorno, in programma domenica 4 gennaio alle 14.30 in casa contro la Salernitana. Un altro banco di prova importante per un gruppo che, nonostante le difficoltà iniziali, sta mostrando segnali di reazione.
