Nessuno a Barcellona Pozzo di Gotto, per il noto divieto imposto dalle autorità, ma diverse migliaia di tifosi hanno gremito lo stadio “De Simone”, dove sono stati installati due maxi schermi per vivere insieme il sogno promozione. E il sogno, oggi, si è trasformato in realtà: il Siracusa torna in Serie C dopo sei anni, grazie a una vittoria sofferta ma meritata per 1-3 contro l’Igea Virtus.
Il trionfo, giunto al termine di una lunga rincorsa e di un campionato condotto con grande solidità, è stato accolto con esultanze a ripetizione sugli spalti del “De Simone”, esploso definitivamente al triplice fischio. La squadra di Turati corona così una stagione fatta di investimenti, entusiasmo e continuità, resistendo fino all’ultimo al pressing della Reggina, che ha conteso la vetta fino all’ultimo minuto del torneo.
La cronaca: tra tensione, gol e liberazione
Proprio come accaduto a San Cataldo nella giornata precedente, anche al “D’Alcontres” di Barcellona la tensione per l’obiettivo pesante si fa sentire. Il Siracusa parte contratto, mentre l’Igea Virtus – nonostante l’inferiorità tecnica – gioca con coraggio e personalità. Per mezz’ora tiene testa alla capolista, fino al lampo che sblocca il match: Convitto spara dai 25 metri, il rimbalzo inganna il portiere e vale l’0-1. Poco dopo Maggio trova anche il raddoppio, ma l’arbitro annulla per fallo in attacco.
Nella ripresa l’equilibrio dura poco. L’Igea resta in 10 uomini per l’espulsione diretta di Currò, reo di aver protestato troppo. Eppure, contro ogni pronostico, i padroni di casa trovano il pareggio su rigore con Trombino, riaccendendo le speranze della Reggina.
La gioia dei tifosi amaranto, però, dura pochi minuti. Il Siracusa non si disunisce e sfrutta al meglio la superiorità numerica: prima Acquadro riporta avanti i suoi, poi Puzone chiude la partita con l’1-3 definitivo. Nel finale, qualche attimo di nervosismo da parte dei calciatori dell’Igea per i festeggiamenti anticipati degli avversari, ma nulla che rovini la festa ormai lanciata.
Un ritorno atteso, un finale meritato
Per il Siracusa è il coronamento di un progetto partito da lontano, con ambizioni chiare e una rosa allestita per vincere. Il ritorno tra i professionisti arriva dopo sei anni e viene celebrato nella maniera più intensa, con migliaia di tifosi in festa e un’intera città che torna a sognare.
Adesso la Serie C è di nuovo realtà. Conquistata sul campo, con coraggio, pazienza e fame di vittorie.