Doveva essere una giornata di festa per il Siracusa, quella del 4-1 al Casarano, e invece si è trasformata in un nuovo capitolo di tensione tra la squadra e una parte della tifoseria. Come racconta Manuel Bisceglie su La Sicilia, «nonostante la convincente prestazione sul campo, il clima fuori dallo stadio resta teso», segnato da proteste e malumori che testimoniano una frattura ormai radicata.
Durante il primo tempo, riferisce Bisceglie su La Sicilia, alcuni petardi sono esplosi all’esterno dell’impianto sportivo: un gesto di dissenso contro la dirigenza, accompagnato da uno striscione in curva che ha sottolineato il malcontento di una parte dei tifosi. Il presidente Alessandro Ricci, pur consapevole delle difficoltà, ha scelto di mantenere calma e lucidità: «È stata una giornata complicata — ha dichiarato — e dispiace per quanto successo fuori dallo stadio. Ma non possiamo fermarci adesso».
Il presidente ha ammesso di aver ricevuto critiche personali, talvolta pesanti, ma — come scrive Manuel Bisceglie su La Sicilia — «ha ribadito la sua fiducia nello staff e nella squadra», convinto che il Siracusa potrà risalire la classifica. «So che è poco elegante mantenere il silenzio, ma vogliamo togliere pressione ai ragazzi: quando si è ultimi bisogna essere lucidi e forti», ha spiegato Ricci.
Il successo sul campo, sottolinea Bisceglie su La Sicilia, è stato dedicato «a chi ci crede davvero e ci sostiene sempre». Tuttavia, il nodo più delicato resta il rapporto con la città: la tensione tra società e piazza non si è ancora dissolta, nonostante la passione e l’appoggio di molti tifosi. «La pressione esterna può influenzare la squadra — ha ammesso Ricci — ma ho fiducia nella forza mentale del gruppo».
Come scrive Manuel Bisceglie su La Sicilia, il presidente ha infine aperto alla possibilità di intervenire sul mercato: «Andare a prendere svincolati adesso è un’opzione, ma bisogna valutare bene. Inserire un nuovo giocatore in corsa non è semplice». Nonostante tutto, Ricci ha voluto chiudere con un messaggio di gratitudine: «Anche chi ci critica, spesso lo fa per rispetto. A loro dico grazie».