Raggiunto dai microfoni di Goalsicilia.it, Alessandro Settineri, tirato in ballo dal presidente Sergio Iacona che, in merito alla separazione tra il tecnico e la Nissa, aveva parlato di decisione presa interamente dal ds, torna a parlare della sua avventura in biancoscudato:
“In merito a quanto sta accadendo in casa Nissa, avrei preferito mantenere quel religioso silenzio che mi ha accompagnato fino ad oggi, ma a Goalsicilia non si può proprio dire di no (ride ndr).
Devo dire che, da attento osservatore di una situazione a me nota, che ho vissuto in prima persona, devo ammettere con l’onestà e la schiettezza che mi hanno sempre contraddistinto che era un epilogo a me già evidente.
Di tutta questa faccenda di certo non edeficante, personalmente metto in evidenza il fatto che nel comunicato societario è emerso in modo chiaro ed inequivocabile, dando, qualora necessitasse, maggiore risalto alla mia persona alla mia integrità morale, la decisione univoca presa dall’allora ds e non richiesta e voluta dalla società di sollevarmi per ragioni non tecnico-tattiche che mi avevano lasciato perplesso e alquanto basito.
Alla luce degli attuali risvolti probabilmente sono stato un buon pretesto per gestire altre dinamiche che necessitavano di tempo e che poi sono risultate vane, perché ancora oggi considero una DOTE ESSERE ESIGENTI E PRETENZIOSI lavorativamente parlando.
Fin da subito si è avvertita, da parte mia e non solo, ma da tutto l’ambiente vicino alla squadra, la sensazione che questa società avesse preso una conformazione a comparti stagno, dove ogni gruppo aveva idee e pensieri divergenti che quasi mai collimavano e non creavano situazioni operative valide e funzionali per il bene comune. Queste beghe hanno inciso sull’ambiente squadra, infatti non si è mai respirata (almeno nella mia gestione) un’aria serena, positiva e propositiva.
Inoltre dopo gli ultimi scenari credo che finalmente la Nissa abbia trovato ciò che probabilmente cercava dall’inizio. Alla Nissa auguro, come ai tifosi e alla città, le migliori fortune sportive. Stessa cosa mi preme dire nei confronti del DS Ferraro e del dirigente Cancellieri che insieme sicuramente troveranno la collocazione migliore per loro.
Ultimo, ma non per ultimo, ringrazio il mio staff che si è dimesso dopo il mio addio, non è un gesto da far passare sotto silenzio”.