Serie C, via libera ai ripescaggi: Pro Patria, Ravenna e Inter U23 completano l’organico. Ma Gravina avverte: «Serve sostenibilità»
Tra chi torna, chi debutta, chi spera e chi già trema, la Serie C si appresta a ripartire con una nuova composizione e vecchie fragilità. Come racconta Giorgio Marota sul Corriere dello Sport, il Consiglio Federale ha ufficializzato ieri a Roma l’ingresso di tre nuove squadre che vanno a colmare i vuoti lasciati da chi non ce l’ha fatta: la Spal ripartirà addirittura dall’Eccellenza, sostituita dall’Inter Under 23, quarta seconda squadra di un club di Serie A in terza serie dopo Juventus, Atalanta e Milan (quest’ultima scesa in D); il Brescia cede idealmente il passo al Ravenna, vincitrice dei playoff di Serie D, mentre al posto della Lucchese – esclusa per non aver presentato domanda – subentra la Pro Patria, retrocessa ai playout.
Come sottolinea ancora Giorgio Marota sul Corriere dello Sport, la graduatoria dei reintegri ha seguito criteri ben precisi: prima una seconda squadra, poi la miglior classificata della Serie D e infine la miglior retrocessa dalla C. Tre slot, tre promozioni. Nessun bisogno di ulteriori scorrimenti.
Triestina e Rimini, il caso resta aperto
Il presidente Figc Gabriele Gravina non ha però nascosto le sue preoccupazioni: «Siamo preoccupati per le situazioni di Triestina e Rimini che potrebbero non avere la forza economica per sostenere la stagione». Entrambe le società hanno ottenuto la licenza superando l’esame Covisoc, ma i dubbi restano. Gravina ha promesso «un maggior rigore nelle norme d’ingresso» e annunciato una riforma dei format dei campionati, sottolineando che «il tema della sostenibilità è concreto».
A maggio, anche il presidente della Lega Pro Matteo Marani aveva lanciato un appello: «Ho invitato i nostri club a non iscriversi se non ce la fanno: per il bene del campionato, degli avversari, ma anche di loro stessi». Un messaggio chiaro, a fronte dell’inasprimento dei requisiti finanziari: le società non in regola con l’indice di liquidità hanno dovuto raddoppiare la fideiussione da 350 a 700 mila euro.
La Triestina, in particolare, preoccupa: come riporta Giorgio Marota sul Corriere dello Sport, il club friulano non ha rispettato la scadenza del 1° luglio per gli stipendi e ha una situazione debitoria difficile, con circa 11 milioni di passivo a breve termine contro appena 900 mila euro di crediti. Ha già rinviato tre volte l’inizio del ritiro e dovrà scontare 7 punti di penalizzazione. Se si fermasse, il girone A perderebbe una squadra.
Gironi al via, ma con qualche incognita
Oggi la Lega Pro ufficializzerà i tre gironi. Il gruppo B sarà il più esteso territorialmente, con piazze come Bra (che giocherà a Sestri Levante), Campobasso, le neopromosse Guidonia, Sambenedettese e Livorno, oltre alla ripescata Ravenna. Nel girone A ci saranno le new entry Dolomiti Bellunesi, Ospitaletto e la Pro Patria. Nel girone C, insieme a Cosenza e Salernitana retrocesse dalla B, ci saranno Siracusa e Casarano: un girone che si preannuncia “caldo” anche sul piano del tifo.
Le tre seconde squadre – Inter, Juventus e Atalanta – verranno dislocate tramite sorteggio, con la sola certezza che la Juve non finirà nel C e l’Atalanta non potrà essere collocata nel girone A, dove hanno già militato. I calendari saranno resi noti lunedì.
La Serie C riparte, tra entusiasmo, precarietà e la solita attesa (forse vana) per quella riforma strutturale di cui il calcio italiano parla da trent’anni.