Se giocate male vi tagliamo lo stipendio: chi sbaglia perde tre mesi di paga | Nuova legge introdotta in Serie A

Novità importanti per il campionato di Serie A nell’accordo tra la Lega e l’Associazione dei calciatori in ottica stipendi.
Negli anni ’80, i guadagni dei calciatori di Serie A erano già considerevoli, ma ben lontani dalle cifre attuali. Le icone del calibro di Diego Armando Maradona e Michel Platini percepivano stipendi che si aggiravano sui 500 milioni di lire all’anno. Cifre importanti per l’epoca, ma che oggi appaiono modeste.
Con il passare degli anni gli stipendi hanno cominciato a crescere esponenzialmente. Negli anni ’90, giocatori come Roberto Baggio e Gabriel Batistuta percepivano somme sempre più elevate, spingendo la media annuale dei calciatori di Serie A verso il miliardo di lire.
Il nuovo millennio e il passaggio all’Euro hanno sancito un’ulteriore escalation. I campioni degli anni 2000, come Francesco Totti, Alessandro Del Piero e Kakà, avevano stipendi che superavano abbondantemente i 3-4 milioni di euro a stagione. Il calcio diventava un business sempre più globale.
Oggi, la situazione è completamente diversa. I top player della Serie A arrivano a guadagnare anche decine di milioni di euro all’anno. Record battuto all’epoca di Cristiano Ronaldo alla Juventus, con un ingaggio di 31 milioni di euro a stagione, che ha spostato l’asticella a livelli mai visti prima.
I più pagati oggi
Nel panorama calcistico dell’ultima stagione, il trono degli stipendi spetta a Dusan Vlahovic. L’attaccante serbo della Juventus si conferma il calciatore più pagato della Serie A, con un ingaggio da 10,5 milioni di euro a stagione che dal 1° luglio sono diventati 12. Seguono in classifica Lautaro Martinez e Paulo Dybala.
Nonostante le cifre da capogiro per i top player, il calcio italiano prevede anche stipendi minimi. I calciatori di età superiore ai 24 anni percepiscono una retribuzione minima di quasi 30.000 euro lordi all’anno. Esistono soglie inferiori per le fasce d’età più giovani, a testimonianza di un sistema salariale articolato e differenziato.

Accordo storico tra Serie A e AIC per 5 anni
Svolta nel calcio italiano: Lega Serie A e Associazione Italiana Calciatori hanno siglato un accordo che introduce una novità cruciale per la sostenibilità economica dei club. I calciatori che si trovano in una squadra retrocessa in Serie B subiranno una riduzione automatica del 25% dello stipendio.
Questa misura, che entra in vigore per i contratti firmati dopo il 2 settembre 2025, ha lo scopo di tutelare le società dai costi insostenibili della serie cadetta. L’accordo ha una durata quinquennale e prevede il ripristino dell’ingaggio originale in caso di immediata promozione in Serie A, garantendo un equilibrio tra le esigenze economiche dei club e i diritti dei giocatori.