La sconfitta con il Messina ha avuto conseguenze pesanti in casa Sancataldese. Come riportato da La Sicilia, il presidente Ivano La Cagnina e il figlio portiere Michele hanno deciso di lasciare la società con effetto immediato.
«Dopo un confronto sincero con mio figlio abbiamo deciso di interrompere la nostra avventura – ha spiegato Ivano La Cagnina –. In questo clima non è più possibile andare avanti. Vedere mio figlio diventare capro espiatorio e bersaglio di critiche pesanti mi ha tolto ogni entusiasmo».
Negli anni, ricorda ancora La Sicilia, le critiche e gli insulti verso Michele La Cagnina erano diventati costanti, con l’unica “colpa” di essere figlio del presidente. «Non capisco questo accanimento – ha aggiunto Ivano –. Domenica contro il Messina è stato il culmine: muggini alla lettura delle formazioni, insulti pesanti. Eravamo reduci da una buona prova, ma mio figlio è arrivato a casa distrutto».
Il presidente ha sottolineato come Michele fosse sempre tra i primi ad arrivare agli allenamenti e dare l’esempio. «Nonostante non stesse bene ha dovuto giocare – conclude Ivano La Cagnina –. Non merita questo trattamento».
Una decisione sofferta ma inevitabile, chiusa nelle parole di La Sicilia: senza Ivano e Michele La Cagnina, la Sancataldese è ora chiamata a voltare pagina.